Consiglio regionale: tutti coalizzati contro Pcp, affossati tutti gli emendamenti al Defr
Per Guichardaz e Minelli «un atteggiamento arrogante, vergognoso e irrispettoso che ben indica l'incapacità di confronto che caratterizza l'attuale maggioranza»
Consiglio regionale: tutti coalizzati contro Pcp, affossati tutti gli emendamenti al Defr.
Gli emendamenti
Nell’analisi del Defr negli emendamenti rispunta anche il tram treno per Courmayeur con Chiara Minelli che chiede che vengano inseriti nel Defr tutti gli studi sulla mobilità sostenibile. Il sub emendamento non passa. Minelli va all’attaco anche sull’acquisto di altri bimodali. «Con lo stesso costo si poteva realizzare l’elettrificazione della linea» ribadisce la consigliera. Emendamento affossato (32 astensioni).
Chiede un master plan per l’aeroporto con tempistiche certe. Affossata anche questa richiesta con 32 astensioni. Non poteva mancare un richiamo su Cime Bianche. Citando la protezione di Natura 2000 Minelli torna a chiedere di interloquire con il ministero alla Transizione ecologica per evitare di buttare soldi con uno studio di fattibilità. Risultato: 26 astenuti e 7 contrari.
No anche all’emendamento per l’introduzione del Piano clima sulla falsa riga di Trento (32 astensioni). Picche pure sulla tutela della risorsa idrica con una ricerca più incisiva di Arpa (33 astensioni).
La reazione
«La maggioranza e la Giunta hanno deciso di non intervenire sugli emendamenti del Defr presentati dalle consigliere di Pcp» è quanto scrivono in un comunicato Minelli e Guichardaz.
Prosegue la nota: «Li bocciano senza neanche argomentare, bocciano anche emendamenti che ricopiano tali e quali punti del Programma di legislatura concordati ad ottobre 2020. Un atteggiamento arrogante, vergognoso e irrispettoso che ben indica l’incapacità di confronto che caratterizza l’attuale maggioranza e che non è del resto nuovo. Già mesi fa abbiamo assistito alla Grand-Place di Pollein e altrove a scene di mutismo stupefacenti e al rifiuto sistematico di confronto e di verifica sui metodi, contenuti e punti programmatici. Tutto questo non ha niente vedere con il confronto democratico».
(re.aostanews.it)