Europa: revisione dei Trattati, pluralismo linguistico e acque tra le nuove idee degli studenti
Una parte degli studenti che ha lavorato al progetto 'Nuove idee per l'Europa'
ATTUALITA'
di Cinzia Timpano  
il 11/01/2022

Europa: revisione dei Trattati, pluralismo linguistico e acque tra le nuove idee degli studenti

Il progetto della Presidenza del Consiglio, assessorato all'Istruzione con Europe Direct Vallée d'Aoste e Università della Valle d'Aosta

Europa: revisione dei Trattati, pluralismo linguistico e acque tra le nuove idee degli studenti. 

Al salone Maria Ida di palazzo regionale si è parlato di ‘Nuove idee per l’Europa’ oggi pomeriggio, grazie al contributo offerto da tre gruppi di studenti che hanno aderito all’omonimo progetto della Presidenza del Consiglio regionale, dell’assessorato regionale agli Affari Europei, di Europe Direct Vallée d’Aoste e dell’Università della Valle d’Aosta.

Lo studente Francesco Stuffer ha introdotto il presidente del Consiglio regionale Alberto Bertin, l’assessore agli Affari Europei Luciano Caveri e il Direttore del Dipartimento di Scienze Economiche e Politiche dell’Università della Valle d’Aosta Marco Alderighi. 

Da sinistra, il professor Marco Alderighi, l’assessore Luciano Caveri, il presidente del Consiglio Alberto Bertin e lo studente Francesco Stuffer

In videocollegamento c’erano anche Nicolas Evrard, ‘conseiller Montagne et Tourisme’ al ministero francese per la coesione territoriale, Michael Teutsch, capo unità della Commissione Europea Istruzione, Gioventù, Sport e Cultura, Joachim D’Eugenio, esperto senior della Commissione  Europea DG Ambiente e Gilles Gressani, direttore del Groupe d’Etudes géopolitiques dell’Ecole normale supérieure di Parigi e della rivista Le Grand Continent.

Il presidente del Consiglio regionale Alberto Bertin ha ricordato la figura di David Sassoli e ha ringraziato i giovani «per aver partecipato alla sfida di proporre nuove idee per l’Europa su tre temi prioritari per il futuro del processo europeo».

Ripercorrendo la propria storia familiare e non mancando un riferimento ai totalitarismi, tra Fascismo, Nazismo e altre dittature che hanno spezzato l’Europa, e parlando anche dello scottante tema dell’allargamento, l’assessore agli Affari Europei Luciano Caveri ha parlato «di identità pacificatrice che ci viene dalla dimensione europea», augurando ai ragazzi «di diventare ambasciatori dell’essere europeisti, anche criticando l’Unione Europea, ma prendendosi la responsabilità, così come ogni generazione deve fare».

Il professor Marco Alderighi ha spronato i ragazzi al ragionamento, «certe idee grezze possono maturare, così come è avvenuto con i vostri progetti.
In un mondo iper rapido, dove tutto scorre veloce, è importante saper aspettare, elaborare».

Le idee degli studenti

Tre i gruppi di lavoro che hanno coinvolto una ventina di studenti che «dopo il brainstorming – ha spiegato il professor Alderighi – hanno sintetizzato una proposta attraversando quattro step: l’obiettivo, lo status quo, la proposta e come la proposta può far raggiungere l’obiettivo.

Tre le nuove idee per l’Europa sul tema del futuro della realtà alpina, sul pluralismo linguistico e sulla regolamentazione delle acque pubbliche.

Il futuro della realtà alpina

Il gruppo di lavoro si è concentrato su due direttrici: la riforma delle istituzioni e il settore istruzione e innovazione.

Due studenti portavoce hanno illustrato in breve l’idea: «una realtà alpina come luogo centrale e non periferico.

L’idea è di rivedere i Trattati, di prevedere che le realtà alpine abbiano voce nel Comitato delle Regione e che à côté del Parlamento Europeo, un altro organismo possa dare voce vincolante al Comitato.

Dal punto di vista operativo invece, gli studenti propongono una riforma universitaria, con maggiore spazio alla ricerca in risposta alle esigenze del territorio e per ciò che attiene al settore innovazione, hanno pensato alla creazione di hub alpin, secondo il modello delle green communities.

 

Pluralismo linguistico

Forma efficace di comunicazione multilingue e importante vettore di riconoscimento dell’identità altrui, il plurilinguismo incarna la libertà e il sentimento di appartenenza europea promuovendo al contempo su di un apprendimento esteso lungo l’arco di tutta la vita di un individuo.

«Ancorché isolate, le regioni transfrontaliere rappresentano una opportunità unica per superare il semplice plurilinguismo culturale, nel quale spesse volte le lingue si trovano in posizioni conflittuali alla ricerca del predominio dell’una sull’altra, nella direzione di un autentico plurilinguismo sostanziale, ciò che condurrebbe, sul territorio valdostano, a una minore disparità linguistica tra gli onnipresenti italiano e patois e il più marginale francese – spiegano Sylvie, Aimé e Arianna -.

Accanto all’obiettivo primario di sostenere il plurilinguismo attraverso la creazione di nuove zone franche che andrebbero ad aggiungersi alle 91 già esistenti in Europa, siamo convinti del ruolo centrale rivestito dalle soggiorni di volontariato dei ragazzi all’estero, i quali meriterebbero sicuramente un maggiore peso in termini di crediti studenteschi data la loro importanza nell’apprendimento e nella pratica quotidiana di nuove lingue».

Risorse idriche e cambiamenti climatici

Proporre una transizione più sostenibile e inclusiva per affrontare le sfide poste in essere dai cambiamenti climatici e migliorare la qualità della vita delle generazioni attuali e future: è questo l’obiettivo su cui Riccardo e Clara hanno voluto ragionare, consci del valore che il patrimonio idrico riveste per la nostra regione.

«Sono tre i principali problemi che affliggono le risorse idriche valdostane, dallo scioglimento dei ghiacciai causato dal riscaldamento globale alle perdite subite durante il trasporto dell’acqua dovute a strutture obsolescenti e furti, sino a un utilizzo poco responsabile e comportamenti inerziali che rischiano di provocare scarsa disponibilità e aumento considerevole di prezzi e interventi di parcellizzazione – osservano i ragazzi -.

Tra le soluzioni che proponiamo, figurano nuovi e più moderni sistemi di stoccaggio, progetti di sensibilizzazione della popolazione e impianti di regolazione del flusso dell’acqua che penalizzano sprechi e comportamenti viziosi e premiando invece risparmi e azioni virtuose».

Nella foto in alto, una parte dei ragazzi che hanno lavorato alle idee per l’Europa.

(cinzia timpano)
(giorgia gambino)