L’allarme di Confcommercio VdA: «Senza cassa Covid posti di lavoro a rischio»
Il presidente Graziano Dominidiato chiede la proroga degli ammortizzatori sociali legati alla pandemia in un periodo in cui lo spettro della crisi torna a fare paura
«Senza cassa Covid a rischio i posti di lavoro». Questo l’ennesimo allarme lanciato da Confcommercio Valle d’Aosta, che alla luce dell’aumento dei contagi tocca con mano lo spettro di una ripresa della crisi, spinta peraltro dalla fine degli ammortizzatori sociali e del blocco dei licenziamenti.
Crisi
Secondo il presidente di Confcommercio Valle d’Aosta, Graziano Dominidiato, la recrudescenza dei contagi ha portato a riaffacciarsi nuovamente l’aria di crisi nella nostra regione, in particolare per quanto concerne ristoranti, mense, discoteche e sale giochi.
«Dal primo gennaio è scaduto il divieto di licenziamento – sottolinea Dominidiato -, e se non si riescono a tenere le aziende in piedi si è costretti a licenziare nuovamente».
Tante le cause alla base di una situazione tornata grigia.
«Nei centri storici e località sciistiche mancano i turisti e il ritorno allo smartworking è sempre più impattante – ribadisce il presidente di Fipe Confcommercio VdA -. A questo vanno aggiunte anche le chiusure temporanee a causa Covid o quarantene».
Posti di lavoro a rischio
Per questo, la previsioni dell’associazione sono a dir poco allarmanti.
Senza una proroga degli ammortizzatori legati al Covid, infatti, Fipe nazionale ipotizza 50 mila posti di lavoro a rischio solamente nel settore dei pubblici esercizi.
La proroga della cassa integrazione Covid sembra nei piani del governo nel dl Sostegni 2022, ma Fipe Confcommercio chiede di fare in fretta, visto il perdurare delle difficili condizioni sanitarie.
Urge cassa Covid
Da qui la richiesta di ulteriori 13 settimane di cassa Covid, in particolare per quelle attività che stanno subendo più restrizioni, come pubblici esercizi (che pagano lo scotto dei pochi turisti stranieri), catering, ristorazione collettiva, commercio, nonché la situazione drammatica di discoteche, locali di intrattenimento e sale gioco.
«Chiediamo a gran voce misure urgenti per evitare drastiche riduzioni di posti di lavoro – esclama ancora Dominidiato -. È indispensabile preservare le competenze professionali del settore per consentire la ripresa delle attività in sicurezza quando questa fase critica sarà superata».
E conclude.
«In un momento di così grande incertezza e di emergenza per le aziende e precariato lavorativo, sarebbe estremamente importante studiare forme contrattuali e di assunzione più flessibili, che vadano incontro alle necessità del mercato e del mondo del lavoro in forte trasformazione – chiude -. Il disorientamento è anche dettato dalle molteplici forme informative che creano incertezze e confusione tra gli imprenditori».
(al.bi.)