Covid Valle d’Aosta: accuse e minacce ai presidi dal Comitato EducaLiberaVdA
Il Comitato EducaLibera VdA ha scritto una lettera ai dirigenti scolastici nella quale fa riferimento al processo di Norimberga, addossando loro la colpa di sospendere i colleghi non vaccinati «eseguendo ordini governativi lesivi dei diritti civili e della dignità professionale e umana».
Covid Valle d’Aosta: accuse e minacce ai presidi dal Comitato EducaLiberaVdA.
Accuse e minacce ma anche l’invito a «atti eclatanti di disobbedienza civile che possano riportare la vostra figura a essere guida e riferimento di un’Italia democratica» sono arrivati via posta elettronica, sulle mail istituzionali dei dirigenti scolastici della nostra regione.
Il mittente è il Comitato Educazione e Libertà Valle d’Aosta, più brevemente EducaLiberaVdA, nato a fine agosto e che raccoglie oltre 350 tra insegnanti e personale scolastico, contrario all’obbligatorietà del green pass e già, qualche giorno prima dell’avvìo dell’anno scolastico, aveva diffidato ministro, assessore e dirigenti ad applicare le disposizioni del DL 52/2021 che obbligano il personale scolastico a essere in possesso del green pass.
La lettera datata 14 gennaio è riservata ma, considerati i contenuti, i dirigenti scolastici hanno ritenuto di informare l’assessore all’Istruzione Luciano Caveri e la Sovrintendente agli Studi Marina Fey.
Facendo riferimento a un fatto molto grave accaduto, EducaLiberaVdA punta il dito «contro le folli e fallimentari politiche del governo Draghi che ha di fatto introdotto l’obbligo vaccinale, mascherandolo con l’equazione ‘se non ti vaccini, ti tolgo lo stipendio e ti affamo la famiglia».
Le accuse ai presidi
EducaLiberaVdA attribuisce la responsabilità ai presidi: «siete voi, come meri esecutori di ordini governativi gravemente lesivi dei diritti civili e della dignità professionale e umana, a sospendere i colleghi che esercitano il loro diritto a non vaccinarsi.
Quando tutta questa situazione finirà e verrà chiesto ai vari attori di rendere conto delle azioni e delle responsabilità decisionali ed esecutive, ci si potrà avvalere della retorica frase ‘eseguivo gli ordini’ già utilizzata durante il processo di Norimberga».
E ancora: «vorremmo innescare in voi – continua il Comitato rivolgendosi ai dirigenti scolastici – che il perpetrare e aiutare una politica distruttiva, oltre che fallace e falsa, equivale a porsi nella condizione di assecondare comportamenti discriminatori e lesivi della persona umana e della società in generale».
«Vi esortiamo quindi a manifestare il vostro dissenso ai vostri superiori – conclude EducaLiberaVdA – nel perpetrare questa follia senza più evidenze scientifiche nè sociali, magari anche con atti eclatanti di disubbidienza civile che possano riportare la Vostra figura a essere guida e riferimento di un’Italia democratica, nonché di una regione a statuto speciale come è la nostra».
Il commento dell’assessore
«I dirigenti scolastici hanno avuto la mia piena solidarietà anche per iscritto – commenta l’assessore all’Istruzione Luciano Caveri -.
Quanto agli autori della lettera – che hanno già variamente minacciato il sottoscritto – non avranno vita facile con i loro sproloqui, che mostrano quel volto feroce che celano dietro appelli alla libertà».
(c.t.)