Idroelettrico, gravi ritardi per la norma di attuazione che regola le concessioni
La Deputata Elisa Tripodi e la consigliera regionale Chiara Minelli hanno scritto al presidente della Commissione Paritetica Massimo Occhiena e al presidente della Regione Erik Lavevaz.
Idroelettrico, gravi ritardi nella norma di attuazione per le concessioni.
Gravi ritardi nella definizione della norma di attuazione dello Statuto Speciale che riguarda i poteri della nostra regione nel rilascio delle concessioni per le grandi derivazioni d’acqua.
La consigliera di PCP Chiara Minelli
Li lamentano la deputata Elisa Tripodi (Movimento 5 Stelle) e la consigliera regionale Chiara Minelli (Progetto Civico Progressista) che ieri hanno scritto al presidente della Commissione Paritetica Massimo Occhiena e al presidente della Regione Erik Lavevaz.
«Si tratta di una questione di grande rilevanza per la comunità valdostana, perché la Regione Valle d’Aosta, per i limiti del suo Statuto, non ha attualmente la possibilità di legiferare in materia di assegnazione delle concessioni di derivazione d’acqua, contrariamente a quello che già avviene nelle Regioni ordinarie e anche in Regioni autonome come il Friuli-Venezia-Giulia e le due Province autonome di Trento e Bolzano – si legge nella nota firmata da Tripodi e Minelli.
Ne deriva un preoccupante impedimento alla predisposizione della legge regionale valdostana per disciplinare l’importante materia.
Lo Schema di Norma di Attuazione era già stato predisposto nel 2019 ed inviato da tempo all’esame dei Ministeri, ma pare che l’iter di definizione del testo da parte della Commissione Paritetica Stato-Regione sia bloccato dalla mancanza di alcuni dei pareri richiesti.
Nella lettera, Tripodi e Minelli chiedono «di intervenire presso i Dipartimenti ministeriali che non hanno ancora licenziato tali pareri: questo si rende urgente per fare in modo che la Commissione paritetica approvi il prima possibile uno schema di decreto legislativo ultimando così l’iter normativo che consentirebbe alla Regione Valle d’Aosta di dotarsi di una sua legge come hanno già fatto le altre Regioni».
Ben consapevoli che l’iter di approvazione (che richiede una votazione sia da parte del Consiglio regionale sia da parte del Consiglio dei Ministri) si deve concludere entro l’anno in corso per evitare di vanificare tutto il lavoro svolto e permettere alla Regione Valle d’Aosta di poter infine procedere celermente alla predisposizione della sua legge sulle concessioni.
«Questo lavoroo – ha commentato la deputata Elisa Tripodi, segue il complicato percorso politico e normativo avviato già dal 2019 con il Decreto Semplificazioni e prosegue, a livello nazionale, la battaglia del Movimento 5 stelle sulla regionalizzazione delle concessioni, che apre ai territori la prospettiva di un miglior impiego delle risorse provenienti dalle grandi derivazioni d’acqua per il rilancio della montagna».
(re.aostanews.it)