PNRR Valle d’Aosta, Rosaire (UV): grande opportunità di rigenerazione culturale e sociale
Per la Valle d'Aosta 50 progetti e 251 milioni; 20 sono destinati al ripopolamento e il rilancio dei piccoli borghi
“E’ una grande occasione di rigenerazione culturale”. Lo dice il consigliere regionale Uv, Roberto Rosaire, vice presidente della IV Commissioni Sviluppo economico parlando dei 20 milioni di euro di fondi destinati alla Valle d’Aosta dal PNRR riservati ai progetti di rilancio dei borghi. Progetti che per la Valle d’Aosta vede concorrere i comuni di Arvier oltre alla sua frazione Leverogne, La Magdeleine, Bard, Donnas e Fontainemore.
I fondi del PNRR
La Valle d’Aosta presenta 50 progetti per un valore di 251 milioni. Tra questi, i 110 milioni per l’elettrificazione della tratta ferroviaria Aosta-Chivasso.
Consigliere Rosaire, con questi progetti la Valle d’Aosta diventerà ulteriormente attrattiva?
“Credo proprio di sì. Vi aggiungerei però l’ampliamento dell’ospedale e il completamente dell’università. In questa fase storica è di primaria importanza l’adesione della nostra regione ai finanziamenti PNRR che lo Stato ha messo in campo, ed in particolare che quello che ci è già stato assegnato dal ministero alla Cultura, riguardante i borghi, dia i risultati auspicati nello spirito del bando ovvero quello di innescare, in una logica di economia circolare, un processo di rigenerazione culturale e sociale e di sviluppo territoriale di un borgo storico (ovvero di un nucleo storico che abbia mantenuto la riconoscibilità della sua struttura insediativa storica e la continuità dei tessuti edilizi storici e che presenti consistenti porzioni del patrimonio edilizio in abbandono).
Tornando ai borghi, il bando pilota nazionale promuove il loro ripopolamento attraverso la creazione di attività commerciali, poli museali di ampia attrazione, accademie culturali di vario genere, e soprattutto sostenibilità degli interventi e autosufficienza finanziaria in grado di coinvolgere in una logica di sviluppo territoriale un’area vasta. Questi obiettivi saranno raggiunti con la premiazione del borgo valdostano che più rappresenta gli auspici del bando nazionale, evitando di destinare quasi esclusivamente i fondi a disposizione per interventi infrastrutturali e di riqualificazione tecnica degli immobili ma raggiungendo le finalità di recupero e sviluppo culturale, occupazionale e demografico del territorio interessato”.
Il Covid e lo stallo in Regione hanno rallentato un po’ l’azione legislativa. Quali temi urgenti pensa dovrebbe affrontare in futuro il Consiglio?
” Usciamo da due anni di pandemia che hanno influito negativamente su tutta la nostra comunità, senza risparmiare alcun settore: dall’economia alla sanità, dall’istruzione alla cultura, dall’agricoltura ai trasporti, dal turismo allo sport. Tutti i dossier presenti sul tavolo sono ormai diventati urgenti ed improcrastinabili. Guardando oltre l’emergenza attuale, credo sia fondamentale riuscire a creare una strategia di sviluppo, nel più ampio senso del termine, che coinvolga in un unico disegno, tutti gli assessorati. Immagino un’azione a lungo termine che colleghi in una stretta sinergica, la nostra vocazione turistica, coinvolgendo i cammini, le passeggiate, le alte vie e gli impianti da sci della montagna all’agricoltura, ricca di pascoli, alpeggi e prodotti tipici enogastronomici di primissima qualità, degni di essere esportati in tutto il mondo. La nostra regione dovrà essere raggiunta in modo rapido e confortevole sfruttando la potenzialità del nostro aeroporto, rendendo la linea ferrovia veloce, riducendo le tariffe autostradali”.
(L.M.)