Giornata della Donna con il pensiero rivolto alla guerra in Ucraina
Nella Giornata internazionale della Donna, accogliamo la riflessione della presidente del Centro Donne contro la violenza Anna Ventriglia e della consigliera di parità Katya Foletto.
Giornata della Donna: la riflessione di Anna Ventriglia
Anna Ventriglia, 52 anni, napoletana e valdostana d’adozione dal 2008, professione avvocato e mediatrice famigliare, mamma dei ventenni Flavia e Vincenzo, dal 2019 è la presidente del Centro Donne contro la Violenza della Valle d’Aosta.
«Ben vengano le iniziative legate all’8 marzo purché siano da spunto per un momento di riflessione – dice Ventriglia – è importante riportare l’attenzione sul perché si è scelta questa data non banalizzandola semplicemente come feste della donna con una pizza tra amiche e il dono di una mimosa, ma come giornata internazionale dei diritti della donna, ricordando le conquiste economiche e sociale ottenute».
Tanta strada è stata fatta, ma tanta ancora è quella da percorrere – afferma Ventriglia – sul lavoro certamente ma anche nel quotidiano, bisogna superare il concetto di cultura patriarcale così radicata, anche negli stereotipi, se così non accade le leggi da sole non possono aiutare, è una questione di cultura, il possesso che alcuni uomini rivendicano nei confronti delle donne ha una matrice sessista che va scardinata».
La questione culturale è fondamentale, bisogna sensibilizzare anche i più giovani, al centro, che anche a causa dei problemi legati alla pandemia un aumento di nuovi accessi raddoppiato, le donne che accedono sono sempre più giovani».
Giornata della Donna: la riflessione di Katya Foletto
Katya Foletto, 48 anni di Aosta mamma di Enrico di quasi 4 anni, insegnante e sindacalista, già presidente di Dora Donne in Valle d’Aosta, componente eletta nel Consiglio superiore della pubblica istruzione è consigliera di parità dal gennaio scorso.
«La Giornata internazionale della donna è un momento di riflessione collettiva che si spera conduca in futuro ad iniziative concrete – dice Foletto .
La Giornata internazionale della donna 2022 si apre con una tragico conflitto in corso.
Il nostro pensiero oggi va alle popolazioni che da giorni affrontano una situazione terribile, a quelle donne ucraine che scappano con i figli, a volte anche quelli di altri, a quelle che hanno scelto di rimanere nonostante tutto e difendono il proprio Paese, alle donne russe che attraverso i movimenti femministi stanno levando una forte voce di opposizione, di contrarietà a Putin e alla sua guerra.
«Il ruolo delle donne ieri come oggi dentro i conflitti è sempre stato fondamentale – continua Foletto – così come lo è stato ed è nella nostra società, nel quotidiano, nel mondo del lavoro.
Tuttavia le disuguaglianze restano tante, ancora sono tanti i passi avanti necessari per arrivare a quella piena parità di genere che tanto auspichiamo e dobbiamo lavorare per il sostegno al lavoro di cura, all’accesso al lavoro e alla formazione, al mantenimento del posto di lavoro con condizioni accettabili e stipendi adeguati».
Nella foto il alto, da sinistra Katya Foletto e Anna Ventriglia.
(simonetta padalino)
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