Incidente sugli sci a Courmayeur: grave una 42enne svedese
I fatti sono avvenuti giovedì 10 marzo; in base ai dati raccolti da Gazzetta Matin sono in aumento i codici gialli e rossi a causa dei traumi riportati durante la pratica degli sport invernali
È ricoverata in gravi condizioni una 42enne svedese, vittima di un incidente sugli sci a Courmayeur giovedì.
Grave una 42enne svedese
In base a quanto riporta l’Ansa, la donna avrebbe impattato un ostacolo fisso. Molto probabilmente si tratta di una pianta.
Trasportata all’ospedale Parini di Aosta dall’elisoccorso, è stata ricoverata in terapia intensiva per un trauma toracico-addominale.
I dati sugli incidenti sugli sci in Valle d’Aosta
Non si tratta però del primo incidente grave sulle nevi valdostane in questo inverno. È notizia di settimana scorsa quello in cui ha perso la vita il vigile del fuoco professionista Michel Munier.
Gazzetta Matin in edicola lunedì 7 marzo ha fatto una panoramica sui traumi legati alla pratica delle discipline invernali.
Nella stagione 2019-2020, l’ultima prima della pandemia, dal 20 dicembre al 1° marzo si erano registrati 630 accessi per traumi legati allo sci. Nello stesso periodo 2021-2022 gli utenti che si sono rivolti all’ospedale Parini di Aosta sono stati 520. Una riduzione del 21%, a fronte di un calo delle presenze turistiche che, in alcuni periodi, è stato superiore. I dati ufficiali relativi alle presenze sugli impianti non sono ancora stati diffusi, ma sembra esserci, in proporzione, un numero maggiore di incidenti.
In crescita codici gialli e rossi
Non solo. Nel 2019-2020 si erano registrati 19 codici gialli e nessun codice rosso, mentre questo inverno sono rispettivamente 36 e 5. In aumento anche i casi di scontri tra sciatori: dall’8% di due anni fa al 13% odierno. Il 3% degli incidenti, invece, avviene per impatti contro oggetti fissi (cannoni, alberi, pali), come nel caso della 42enne svedese di cui si è scritto in apertura. Nel 2020 non se ne erano verificati.
Gli infortuni da snowboard
Un altro dato che cresce è quello degli infortuni sullo snowboard, dal 15 al 19% del totale degli accessi per incidenti legati agli sport invernali. Intorno all’80%, invece, quelli provenienti dallo sci alpino. Infortuni quasi assenti per fondo e scialpinismo. Traumi cranici, agli arti inferiori e toracici le principali problematiche. Elevato l’utlizzo del casco: siamo all’85%, tra coloro che ricorrono alle cure ospedaliere.
Le cause
Secondo gli esperti, le cause sono da ricercarsi nelle condizioni della neve sulle piste rossonere. A causa delle poche precipitazioni, è stato massiccio il ricorso all’innevamento artificiale. Da qui, un manto particolarmente duro e veloce. Secondo il dottor Stefano Podio, direttore della struttura complessa Medicina e Chirurgia d’accettazione, anche «gli sci più performanti che fanno prendere maggiore velocità e sono meno controllabili da utenti meno esperti causano un incremento di incidenti».
I consigli
Per Paolo Comune, capo del Soccorso Alpino Valdostano, è importante «adeguare i comportamenti alle condizioni della neve e utilizzare il casco, anche se è obbligatorio solo per i minorenni. Posso essere un bravo sciatore, ma è giusto moderare la velocità. Inoltre, per chi va fuoripista, voglio sottolineare che non esiste il rischio zero valanghe. In più, con queste condizioni, una banale caduta può causare scivolate per decine di metri, contro le rocce o fino ai salti di rocce. Bisogna prestare la massima attenzione».
(Thomas Piccot)