Aosta, commozione e tanta gente per l’ultimo saluto a Philippe Favre
Tanta commozione nella chiesa di Sant’Orso, ad Aosta, per l’ultimo saluto alla guida alpina Philippe Favre. Il 41enne, figlio del consigliere comunale di Aosta Renato Favre, è morto la settimana scorsa a causa di un incidente con il parapendio.

Mercoledì 30 marzo, in tanti si sono stretti intorno alla famiglia di Philippe, per l’ultimo viaggio terreno del 41enne. Amici, conoscenti e parenti. In prima fila le guide alpine di tutta la Valle d’Aosta.
«Siete venuti numerosi oggi per esprimere affetto, stima e amicizia verso Philippe e i suoi familiari, che vivono un momento di dolore – ha detto durante l’omelia don Aldo Armellin -. Accompagniamo il viaggio di nostro fratello Philippe con la preghiera».
L’omelia
E proprio con una preghiera, il sacerdote ha chiesto che il nome di Philippe Favre venga scritto «nel libro della vita». Poi ha aggiunto: «Noi cosa vogliamo scrivere sul nostro fratello? Sicuramente la sua famiglia e i suoi amici saprebbero scrivere molto di più, ma io posso dire due cose: sicuramente scriverei del suo amore per la montagna, del desiderio di salire sempre più in alto per vedere orizzonti più grandi. Un secondo aspetto è il suo amore per il volo. Qualcuno potrebbe anche dire che è meglio non rischiare, ma lui aveva una grande passione, un fuoco dentro».
Poi, riprendendo le parole utilizzate da papa Francesco in occasione della visita a un ospedale per bimbi malati di cancro, don Armellin ha affermato: «Normalmente sono i figli che accompagnano i genitori nel viaggio verso la casa del Padre, ma a volte succede il contrario. Perché ci possono essere queste cose? Al momento non abbiamo risposte in grado di alleviare il dolore o di aiutarci a gettare alle spalle quello che è successo. Penso che questa domanda dovremo farla noi al Signore, quando lo incontreremo».
(f.d.)
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