Crisi politica, Lega: «Non abbiamo posto veti agli autonomisti»
Per la presidente dell'Union valdôtaine e componente della Commissione politica unica Cristina Machet «è stata una giornata proficua»
Crisi politica, Lega: «Non abbiamo posto veti agli autonomisti». La ha detto Paolo Sammaritani, componente della delegazione leghista, al termine dell’incontro con la delegazione degli autonomisti in merito alla crisi politica in Regione.
«E’ stato un incontro interlocutorio ma ci è parso di capire che c’è la volontà di dare stabilità di governo e non ci sia la voglia di rattoppare la maggioranza: è un buon viatico dal quale iniziare le trattative».
Aggiunge Nicoletta Spelgatti: «E’ stato un incontro proficuo. Vediamo se ci sarà la possibilità di andare avanti. Ci è parso che ci siano i presupposti. Se così fosse entreremo nel dettaglio dei temi».
Parla di «incontro cordiale» il capogruppo di Pour l’Autonomie Marco Carrel reduce dall’incontro con la commissione degli 11 autonomisti. «Noi abbiamo fatto il punto sulle attività portate avanti in Consiglio Valle. Non hanno potuto fare altro che constatare la nostra correttezza e la nostra condivisione su alcuni temi come l’ampliamento dell’ospedale. Ci aggiorneremo. Qualora lo decidessero affronteremo i temi nel dettaglio».
La delegazione di Pcp ha ribadito i tre punti prioritari che sono la base per qualsiasi confronto programmatico: l’approvazione entro un trimestre di una nuova legge regionale che preveda l’elezione diretta del Presidente e della maggioranza con il suo programma di legislatura, e che assicuri al contempo una maggiore rappresentanza femminile; riesame delle scelte in materia sanitaria sia per quanto concerne il nuovo ospedale regionale sia per quanto concerne l’organizzazione della sanità territoriale; forte impegno per la ferrovia.
Forza Italia
Commenta così l’incontro la coordinatrice regionale di Forza Italia Emily Rini: «L’incontro di oggi si è tenuto in un clima disteso e costruttivo. Un ottimo clima, direi. Da parte nostra, come Forza Italia, dato il delicatissimo periodo che la Valle d’Aosta, e non solo la Valle d’Aosta, sta attraversando, abbiamo sottolineato la necessità di restituire in tempi rapidi una maggioranza solida e forte alla nostra regione».
Prosegue: «Una maggioranza che sappia innanzitutto trovare nelle convergenze programmatiche e nell’unità di intenti sui temi, la sua vera e propria ragion d’essere, perché secondo noi non è tanto il momento di concentrarsi sul ‘con chi’ andare a governare, piuttosto è il momento di concentrarsi sul cosa fare e su quale Valle d’Aosta del futuro vogliamo disegnare. È per questo che, pur non ponendo veti, anche perché non li abbiamo mai accettati, siamo stati chiari e leali nel dichiarare che la stabilità e la governabilità si perseguono prima di tutto aggregando attorno a un progetto forze e movimenti con una visione comune sui grandi temi e sulle grandi sfide che ci attendono».
La maggioranza
Dicono no a un governo di larghe intese Stella Alpina e Pd-Fp.
«Stella Alpina ritiene che al momento ci sia una maggioranza che sta governando e agendo in un momento molto delicato peraltro. Se si ritiene necessario allargarne il perimetro ciò deve essere valutato e condiviso dalle attuali forze che compongono la maggioranza. In tal senso non ci sono veti ma vediamo la soluzione “Governissimo” come la soluzione ultima da percorrere» dichiara il segretario di Sa Carlo Marzi.
Per Bruno Milanesio di Evolvendo – è della partita il consigliere Claudio Restano – quello con gli autonomisti è stato «un incontro largamente esplorativo. Abbiamo detto che a noi sta bene un governo a 18 come a un governo di salute pubblica. L’importante è che ci sia un programma puntuale e preciso da portare avanti».
Traccia un bilancio positivo a fine giornata la presidente dell’Union valdôtaine e componente della Commissione politica unica Cristina Machet: «E’ stata una giornata proficua dove abbiamo rilevato un atteggiamento molto collaborativo da parte di tutte le forze politiche. Nessuno ha posto veti né reclamato poltrone. Ora dobbiamo tirare le fila per capire come procedere. Lunedì se ne discuterà durante il Comité fédéral e mercoledì 13 sottoporremo la questione al Conseil fédéral per conoscerne l’indirizzo».