NeveDiversa, Legambiente boccia Pila-Couis e Col di Joux e promuove l’eliski di Valgrisenche
ATTUALITA'
di Erika David  
il 12/04/2022

NeveDiversa, Legambiente boccia Pila-Couis e Col di Joux e promuove l’eliski di Valgrisenche

Il Circolo Legambiente VdA ha presentato oggi il rapporto NeveDiversa 2022 dove si punta il dito su vecchie questioni come Cime Bianche e si valorizza un nuovo approccio alla montagna

NeveDiversa, Legambiente boccia Pila-Couis e Col di Joux e promuove l’eliski di Valgrisenche.

Il Circolo Legambiente VdA ha presentato oggi il Rapport NeveDiversa_2022 dove si punta il dito su vecchie questioni come Cime Bianche e si valorizza un nuovo approccio alla montagna.

Esperienze negative

In Italia sono almeno 150 i nuovi i progetti che minacciano siti protetti da Rete Natura 2000, ha sottolineato l’associazione ambientalista tra questi figurano anche progetti valdostani come il collegamento intervallivo tra Val d’Ayas e Valtournenche attraverso il Colle delle Cime Bianche e il nuovo progetto Pila-Couis che, ha detto Vanda Bonardo, responsabile Alpi di Legambiente, lascia perplessi per la fruizione che il bar polifunzionale previsto in quota potrà avere  sulla fruizione dell’area, in prossimità del sito Natura 2000 Mont Avic – Mont Emilius.

Anche la riapertura degli impianti del Col di Joux, catalogata tra i 149 casi di accanimento terapeutico in Italia, non piace all’associazione.

Buone pratiche

Tra le esperienze positive registrate in Valle d’Aosta il Rapporto NeveDiversa 2022 segnala l’esperienza di NaturValp, l’associazione nata nella Valpelline per farsi promotrice di un turismo responsabile e sostenibile, in contrapposizione a un progetto di eliski che nel 2011 si voleva sviluppare e che promuove un approccio alla montagna più dolce con scialpinismo, ciaspolate, sci di fondo.

Tra le buone pratiche Legambiente segnala anche il Centro Valle, l’esperienza dei Comuni di Saint-Marcel, Fénis e Nus per una valorizzazione turistica condivisa e diffusa, i Comuni della valle del Gran San Bernardo (Etroubles, Saint-Oyen e Saint-Rhémy-en-Bosses) nello smantellamento di vecchi impianti ormai in disuso puntando su un altro tipo di turismo (culturale e naturale), il nuovo bando per l’eliski in Valgrisenche che limita la pratica in alcune aree per favorire la convivenza con gli scialpinisti nella zona e, infine, il progetto, già Bandiera Verde, di SkiAlp’Xperience che da Valgrisenche, si è ampliato a Ollomont, Rhêmes-Notre-Dame, Bionaz e La Salle.

Altro esempio positivo citato da Bonardo riguarda lo smantellamento di vecchi impianti e «il tentativo di recupero della stazione di monte di Punta Indren, tra Alagna Valsesia e Gressoney-La-Trinité. È un’idea ambiziosa, messa in piedi in collaborazione con il Politecnico di Torino, per riportare a nuova vita o smantellare l’edificio oggi in disuso».

(re.aostanews.it)

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