Crisi politica, Pcp: «maggioranza in balia dei cambia casacca»
E punta il dito contro l'Uv «tenacemente contraria a una riforma elettorale»
Crisi politica, Pcp: «maggioranza in balia dei cambia casacca». L’assemblea di Progetto civico progressista «questa grave situazione ricade sul partito che da vari decenni domina la politica valdostana, l’Union Valdôtaine, che ha dimostrato la sua indifferenza rispetto a contenuti e programmi e si è tenacemente opposta ad una riforma del sistema elettorale che favorisse la stabilità di governo.
Cambio di casacche
Ribadisce Pcp: «A quasi un anno dalle dimissioni di Chiara Minelli ed Erika Guichardaz, la maggioranza non ha voluto affrontare i nodi programmatici ed è rimasta in balia dei giochetti di personaggi, il cui unico obiettivo, cambiando continuamente casacca, è continuare ad essere determinanti e tenere in ostaggio qualsiasi maggioranza di cui facciano parte».
Prosegue la nota: «Se manca il cemento programmatico i conti non torneranno mai. Stupefacente la disinvoltura con cui gli autonomisti prendono in considerazione il passaggio da un accordo programmatico con i progressisti ad un accordo programmatico con la Lega. E magari con lo stesso Presidente che si cambia solo la giacchetta. Nella Assemblea Pcp c’è stata una comunicazione che ha messo a confronto il programma elettorale dell’Uv e quello della Lega. Di tutta evidenza agli elettori erano state prospettate due visioni inconciliabili ed alternative. Che poi oggi si immagini di cancellare tutto questo solo per spartirsi i posti di governo e, visto che non ce ne sono abbastanza, di crearne anche di nuovi è deprimente».
Le conclusioni
L’assemblea di Pcp tira le somme, ritenendo che «non ci possa essere soluzione valida alla decennale crisi, che è strutturale, di sistema, senza una modifica radicale della legge elettorale facendo in modo che le alleanze, con ben definiti programmi, siano dichiarate prima delle elezioni anche con l’indicazione di chi farà il presidente dalla regione e di quanti saranno gli assessori. Contenuti che sono presenti nella Proposta di legge sostenuta dal Comitato regionale per la riforma elettorale. Con tale sistema, a dieci giorni dalle elezioni la Giunta è costituita e opera per cinque anni».
(re.aostanews.it)