Omicidio Giuseppe Nirta: assolta la compagna, il delitto rimane un giallo
La giuria popolare spagnola - riportano i media locali - ha ritenuto che non vi siano sufficienti prove a carico della donna
Resta un giallo il delitto di Giuseppe Nirta, fratello del presunto boss di ‘ndrangheta Bruno, ucciso nel 2017 nella Murcia (Spagna). Il 52enne era stato freddato davanti all’ingresso della propria abitazione con alcuni colpi di arma da fuoco.
Per gli inquirenti spagnoli, che inizialmente avevano indagato negli ambienti legati alla criminalità organizzata, a uccidere Nirta era stata la sua compagna, Cristina Elena Toma.
L’assoluzione
Ma non è andata così per la giuria popolare che – riportano i media locali – ha assolto la donna in quanto le prove a suo carico non sono sufficienti.
Originario di San Luca (Reggio Calabria), Giuseppe Nirta aveva precedenti per traffico di droga e ed era stato coinvolto nell’inchiesta Minotauro sulla ‘ndrangheta in Piemonte.
(f.d.)