Castello di Introd, Regione: no alla prelazione, ma resta l’interesse
Il presidente della Regione Lavevaz interviene con una dichiarazione sull'acquisto del Castello di Introd
Castello di Introd, Regione: no alla prelazione, ma resta l’interesse.
Il presidente della Regione Lavevaz interviene con una dichiarazione sull’acquisto del Castello di Introd.
L’interesse c’è, ma mancano i soldi.
In sintesi è questo lo scoglio contro il quale si è scontrata la giunta regionale nell’iter di verifica sulle possibilità di far valere il diritto di prelazione per riscattare dall’acquisto il Castello di Introd.
L’acquisto di qualsiasi bene da parte dell’amministrazione regionale deve passare al vaglio del Consiglio Valle, ma all’ordine del giorno della prossima seduta, convocata per mercoledì 11 e giovedì 12 maggio non figura nessuna variazione di bilancio a questo proposito, da qui a immaginare una resa, il passo è breve.
Inoltre, manifestare un impegno per la prelazione senza avere la somma necessaria a bilancio, 4,8 milioni di euro, potrebbe destare un interesse della Corte dei conti.
«La Regione non può che confermare un interesse strategico ad acquisire il Castello di Introd per arricchire il proprio patrimonio monumentale e per dotare il territorio del Gran Paradiso di un volano di sviluppo dell’offerta turistica e culturale» dichiara il presidente Erik Lavevaz, sollecitato.
«Purtroppo i vincoli della procedura per l’esercizio del diritto di prelazione non sono compatibili con le tempistiche per l’approvazione dell’assestamento di bilancio, passaggio indispensabile per poter disporre delle risorse necessarie – aggiunge -. Sulla base degli orientamenti che saranno espressi dal Consiglio Valle sarà comunque eventualmente possibile proseguire il percorso finalizzato all’acquisto, se ce ne saranno le condizioni».
Se ne riparlerà a luglio, termine per la cessione del bene. Se per qualche motivo l’acquirente non dovesse finalizzare la proposta allora la Regione potrebbe farsi trovare pronta.
(erika david)