Trasporti pubblici: sì alla legge sulla gratuità per profughi e richiedenti asilo
Respinto l'emendamento della Lega che escludeva i richiedenti asilo ma Manfrin rivendica «non è una questione politica»
Trasporti: sì alla legge sulla gratuità per profughi e richiedenti asilo.
Mezzi pubblici gratuiti per i profughi ucraini per tutto il 2022, ma anche per i richiedenti asilo e i titolari di protezione internazionale: il disegno di legge ha incassato 20 voti favorevoli, quelli della maggioranza – compatta a 18 – e quelli di Pcp.
Non passano gli emendamenti presentati dalla Lega Vallée d’Aoste che escludevano dalla gratuità i richiedenti asilo e abbassavano il finanziamento della legge da 60 mila euro a 55 mila euro.
Lega, le motivazioni
Ha spiegato così in aula il capogruppo della Lega Andrea Manfrin. «I nostri emendamenti non hanno colore politico; non facciamo differenze sul tipo di persone. Il problema è che attualmente i fondi statali accoglienza Sai e Cas già riconoscono le quote legate ai trasporti pubblici. Quando arriveranno i fondi nazionali di 0,60 centesimi al giorno per il trasporto questi risulterebbero già coperti dalla Regione. Secondo me si potrebbe profilare un intervento della Corte dei Conti. Se la Regione paga quanto già coperto dallo Stato si profila un conflitto di interesse. Le cooperative vengono pagate per erogare i servizi ai richiedenti asilo».
Maggioranza, le ragioni
Al presidente Erik Lavevaz è toccato motivare le ragioni del no agli emendamenti: «Riguardo alla problematica sollevata da Manfrin è in parte corretto ma è diverso da quanto prevediamo in questo provvedimento. Difficile pensare che con 60 centesimi, un richiedente ospitato a Saint-Rhémy-en-Bosses possa raggiungere Aosta. Qui diamo la possibilità di avere un abbonamento. A quel punto i 60 centesimi dovrebbero avere un’altra destinazione. Ne terremo conto nelle delibere attuative. Non è corretto che ci siano doppie spese pubbliche».
Adu, le critiche
Di tutt’altro avviso Adu che taccia di Andrea Manfrin, in odore di guidare l’assessorato alle Politiche sociali, «di nuovo assessore alle discriminazioni sociali».
Tuona il Movimento: «I richiedenti asilo, in realtà, sono le persone che avrebbero più bisogno d’aiuto, data la loro situazione di incertezza giuridica (non dipendente da loro, ma da procedure burocratiche spesso lunghe e complesse). Il futuro assessore alle politiche sociali vorrebbe privarli di un diritto, per biechi fini di propaganda populista. Da evidenziare che a fronte di un grave danno per le singole persone interessate, il risparmio per la Regione sarebbe appena di 5.000 euro».
(da.ch.)