Crisi politica: si resta a 18, bocciato il matrimonio con Lega e PLA
Da sinistra, Federico Perrin, Cristina Machet, Sara Favre e Erik Lavevaz
Politica
di Cinzia Timpano  
il 06/06/2022

Crisi politica: si resta a 18, bocciato il matrimonio con Lega e PLA

Il Comité Fédéral ha presentato un documento unitario al Conseil riunito stasera a Tzanté de Bouva, a Fénis. Claudio Restano presto assessore

Crisi di governo: si resta a 18, bocciato il matrimonio con Lega e PLA.

A Tzanté de Bouva, stasera, lunedì 6 giugno, il parlamentino unionista, 70 delegati presenti, ha approvato con tre astensioni la mozione presentata dal Conseil fédéral che va nella direzione di mantenere l’attuale assetto di maggioranza.

Alla vigilia, le ipotesi di accordo erano due: o con la Lega o con PLA.

L’ipotesi a 18 sembrava la meno possibile.

Con ogni probabilità, ci sarà una redistribuzione delle deleghe per assegnare l’assessorato vacante (dopo le dimissioni di Chiara Minelli, ndr) assegnato a interim al presidente della Regione Erik Lavevaz.

Il prossimo assessore sarà il consigliere del Gruppo Misto Claudio Restano.

Le dichiarazioni

Ad assemblea terminata la presidente dell’Uv Cristina Machet ha dichiarato: «È stata una scelta forte, sofferta e coerente in linea con il mandato che ci ha dato il Congresso. Sappiamo benissimo che sotto il profilo amministrativo non è stata una scelta facile.  Ha prevalso il bene dell’Union valdôtaine a discapito magari di una situazione più accomodante verso chi sta governando con qualche difficoltà. Vogliamo dare fiducia alle persone che compongono la maggioranza. Io ritengo che persone serie possano portare risultati che per altro si sono visti. A 18 sono state approvate anche leggi complicate».

  La mozione

La mozione proposta dal Comité Fédéral che invita l’attuale maggioranza a proseguire la propria attività con i 18 consiglieri attuali, senza ulteriori allargamenti «malgrado ciò possa rappresentare una difficoltà dal punto di vista amministrativo, scegliamo la soluzione più solida per l’Union Valdôtaine»  ha sottolineato il Presidente della Regione Erik Lavevaz nel presentarla.

«Tutt’altra soluzione provocherebbe delle rotture nel partito e un cambio di rotta rispetto a quanto indicato nel Congresso nazionale del 30 novembre 2019 che ha portato al buon risultato delle elezioni politiche del 2020» ha aggiunto.

In coerenza con questo percorso la presidente Machet ha evidenziato «come deciso dall’ultimo Conséil fédéral abbiamo sentito nuovamente le forze politiche ma non esistono le condizioni che permettano una soluzione condivisibile con la base. In questi giorni ho sentito tanti iscritti e presidenti di sezione e nessuna scelta avrebbe rispettato le diverse sensibilità presenti nel nostro movimento».

Il succo della mozione

Considerato dannoso per l’Union Valdotaine, in questo momento delicato, rischiare di cercare alleanze difficili, il Conseil fédéral esorta gli eletti a cercare la migliore soluzione possibile per garantire un governo coerente con il mandato del Congresso UV, salvaguardando la posizione centrale del Unione valdôtaine,  rafforzando le alleanze già presenti nella maggioranza in Consigli regionale senza procedere a nuovi allargamenti.

(danila chenal)

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