Alpini, Pcp e Fp-Pd non votano la mozione di sostegno presentata dalla Lega: «è strumentale»
Non piace ai due gruppi il riferimento ai fatti di Rimini, secondo loro, minimizzati dal consigliere leghista Luca Distort
Alpini, Pcp e Fp-Pd non votano la mozione di sostegno presentata dalla Lega: «è strumentale». Non piace ai due gruppi il riferimento ai fatti di Rimini, secondo loro, minimizzati dal consigliere leghista Luca Distort.
Nell’illustrazione della mozione dalla Lega per impegnare il Consiglio regionale “a esprimere la propria vicinanza all’Associazione nazionale Alpini riconoscendone la valenza sociale, culturale, popolare ed identitaria” spuntano i fatti di Rimini (le Penne Nere sono state accusate di molestie e frasi sessiste e le adunate sono finite nel mirino) e la mozione dà vita a un dibatto di circa un’ora che coinvolge i rappresentanti del Carroccio e le due consigliere di Pcp su un distinguo tra ‘molestie’ – da condannare sempre su entrambi i fronti – e ‘apprezzamenti’ – i leghisti bandiscono le estremizzazioni. Per Nicoletta Spelgatti un complimento (che belle gambe hai esempio riportato in aula) non è certo una molestie.
Alla fine la mozione di sostegno all’Ana passa ma senza i voti di Pcp e Fp-Pd.
La querelle non si esaurisce in aula
A stretto giro di posto via comunicato le consigliere di Pcp Erika Guichardaz e Chiara Minelli ribadiscono: «Dall’esame del testo non è, infatti, comprensibile la ragione di questa presa di posizione, che invece è stata espressa in Aula riferendosi ai fatti di Rimini sui quali si è concentrato unicamente il dibattito. Omettere completamente la vicenda, da cui evidentemente la mozione ha preso le mosse, è una strumentalizzazione e denota una certa malafede»
«Manifestare solidarietà agli alpini, senza formalmente prendere le distanze dall’accaduto nel documento depositato, e banalizzare riducendo il tutto a semplice goliardia e ad innocui apprezzamenti nei confronti delle donne coinvolte, è inaccettabile – proseguono Guichardaz e Minelli -. Gli stessi valori di cui gli alpini sono portatori risultano in aperto contrasto con quanto avvenuto, tanto che il Ministro della difesa ha fermamente condannato gli episodi di Rimini e anche il Presidente nazionale dell’Ana ha riconosciuto che “ci sono fatti concreti” e chiesto chiarezza annunciando “la necessità di individuare i responsabili e di prendere provvedimenti molto forti”».
«È sbagliato fare generalizzazioni – concludono – ma allo stesso tempo non ci deve essere nessuna tolleranza. Le molestie e le violenze non devono mai trovare alcuna giustificazione e vanno condannate senza esitazioni soprattutto da chi, come gli alpini, – e ben lo sappiamo – ha una lunga tradizione di solidarietà, non solo in occasione di eventi critici e drammatici, ma anche nell’impegno quotidiano per la difesa e la salvaguardia della libertà e dignità delle persone.»
Fp-Pd
Sulla stessa lunghezza d’onda i consiglieri del gruppo Fp-Pd: «Non abbiamo partecipato al voto della mozione proposta dalla Lega VdA per Salvini, con la quale si esprime generica vicinanza all’Associazione Nazionale Alpini. E’ una mera strumentalizzazione dell’Ana. Tre di noi hanno fatto il loro servizio militare negli alpini, ogni componente del nostro gruppo ha avuto modo di valorizzare con parole e azioni la meritoria opera degli alpini e dell’associazione degli ex alpini in congedo partecipando a manifestazioni, eventi e collaborando con il Corpo, riconoscendo in pubblico e in privato il grandissimo impegno passato e presente».
«È per il rispetto – proseguono i Consiglieri di FP-PD – che abbiamo per il Corpo degli alpini, per l’Ana e per le centinaia di donne che hanno segnalato di avere subìto molestie e violenze durante l’adunata di Rimini, della quale è stata fatta in Aula una rappresentazione vergognosamente caricaturale che non abbiamo quindi creduto opportuno alimentare un dibattito che nulla aveva a che fare col testo presentato, decidendo, infine, di non sostenere la mozione firmata dal gruppo della Lega e di non partecipare al voto».
(re.aostanews.it)