43º Rally della Valle d’Aosta: la prova speciale dei fratelli Macori
43º Rally della Valle d’Aosta: la prova speciale dei fratelli Macori.
«Sapere che mio fratello era lì a quella curva ad aspettare il mio passaggio mi ha fatto venire un gran magone.
E’ stato difficile mantenere la concentrazione ma è stata una gran bella emozione.
Ma non voglio parlare di me, vorrei esprimere tutta la mia gratitudine al personale della casa di riposo Festaz, perchè ciò che hanno dimostrato in questa occasione e in mille altre prendendosi cura dei malati, durante i mesi infernali della pandemia, è davvero qualcosa di enorme».

Eric Macori ha concluso il 43º Rally della Valle d’Aosta con Massimiliano Macrì, 33ª posizione finale sulla Renault Clio s1600, in 42’3”’7.
All’ultima curva della prova di Pila, a Les Fleurs, c’era un tifoso speciale per il ‘Team Macori’: il fratello di Eric, Milco, in passato pilota e preparatore, un vero mago dei motori.
Da due anni Milco è ricoverato al JB Festaz; è affetto da una malattia rara, la Corea di Huntington, malattia neurodegenerativa che interessa il sistema nervoso centrale e che purtroppo lo ha reso pressochè immobile.
Passione di famiglia quella per le corse; Milco è stato anche pilota, negli anni ’90; correva il Trofeo Peugeot Rally con Marco Blanc navigatore.
Poi ha continuato come preparatore, lavorando anche con squadra importanti, a Genova e in altri team del Nord Italia.
Il ritorno del Rally della Valle d’Aosta dopo tanti anni è stato una gioia per Eric Macori, impreziosito dalla presenza di Milco alla prova di Pila.
Eric Macori: «grazie al personale della RSA del JB Festaz»
«Il personale del JB Festaz ha pianificato nel dettaglio il trasporto e l’assistenza per mio fratello – spiega Eric -.
Così ha potuto godersi la prova di Pila. Di lì, lo hanno portato al parco assistenza, nella mia tenda, ad aspettarmi, nonostante la pioggia. Un gesto di generosità e attenzione che non dimenticherò.
Un’attenzione alla dignità del malato che è rara da trovare».
Il personale della RSA del JB Festaz, con la collaborazione della Croce Rossa, gli infermieri, le oss, la coordinatrice infermieristica Romina Luberto, il personale medico, il responsabile clinico Franz De La Pierre e il personale della Croce Rossa hanno messo in piedi un’autentica task force per organizzare in modo scrupoloso l’uscita di Milco dalla struttura e il suo trasferimento a Pila.
I vigili del fuoco hanno contribuito con un’offerta per le spese di trasporto.
L’appello del personale della RSA del JB Festaz
Dal personale della RSA del JB Festaz arriva un appello accorato: «è impossibile non compiere una profonda riflessione su quanto piccole attività come assistere a una gara permettano di migliorare notevolmente la qualità della vita percepita dagli utenti affetti da patologie altamente invalidanti, consentendo momenti di svago e di divertimento .- commenta il personale della RSA del JB Festaz.
Ci auguriamo che iniziative di questo tipo possano riprendere dopo le restrizioni causate dalla pandemia, non solo per il JB Festaz ma anche nelle altre strutture del territorio».
Condivide in pieno il pensiero degli operatori sanitari Eric Macori: «speriamo che piccoli ma significativi fatti come questo che ha riguardato la mia famiglia possano ripetersi – conclude Macori.
Si restituisce dignità al malato, si dà sollievo ai familiari.
Vorrei ancora una volta esprimere gratitudine al personale del JB Festaz. Io, non ho potuto vedere mio fratello da ottobre a fine febbraio per la pandemia; sono stati il sostegno di tante famiglie, il nostro tramite con i malati e anche un po’ i nostri psicologici».
Nella foto in alto, il ‘Team Macori’ alla prova speciale di Pila.
(c.t.)
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