Aosta: no al taser per la Polizia locale
Rispedita al mittente la mozione della Lega: «Agenti e dirigenti ritengono sufficiente la dotazione attuale»
Almeno per ora la polizia locale di Aosta non sarà dotata di taser.
È stata infatti rispedita al mittente la mozione della Lega che, alla luce di alcuni avvenimenti degli ultimi mesi, chiedeva di intervenire per garantire una maggiore sicurezza per gli agenti.
La mozione
A illustrare l’iniziativa la consigliera del Carroccio, Sylvie Spirli, che ha sottolineato (in Italia) l’aumento di pericoli per agenti e addetti alla sicurezza, evidenziando due casi «gravi» avvenuti in Valle d’Aosta.
«A Courmayeur, un turista ha minacciato anche fisicamente un agente – ha evidenziato Spirli -. Ad Aosta, invece, un trentenne senza fissa dimora ha aggredito quattro agenti della polizia locale, per questo riteniamo che sia il caso di intervenire».
L’intervento, pensato per «garantire la sicurezza e le migliori condizioni di lavoro» si traduce nella dotazione del «taser alla polizia locale – ha concluso Spirli -. In base al dl 113 del 2018, è stato previsto di dare in dotazione sperimentale tale strumento in varie città italiane. Per questo impegniamo l’assessore a dotare anche gli agenti della polizia locale di Aosta, ovviamente a seguito di qualificata formazione».
No anche dagli agenti
Rifiuta la richiesta la vice sindaca, con delega alla Polizia locale, Josette Borre, che ha ricordato come l’articolo 19 del suddetto decreto legge sia pensato solo «per città di oltre 100 mila abitanti», peraltro a seguito dell’adozione di un particolare regolamento.
Josette Borre ha anche effettuato un “sondaggio”.
«Per fortuna la nostra realtà è ancora più protetta rispetto alle grandi città – ha concluso Borre -. Ho avuto anche un confronto con agenti e dirigenti del corpo e, al momento, ritengono sufficiente la dotazione di pistola e spray al peperoncino».
(alessandro bianchet)