Barolo-Courmayeur, parte domani la sfida di bypacking run
Giovanni Storti, Nico Valsesia e Matteo Pellin nelle langhe Ph. Fabio Menino
SPORT, TURISMO & TEMPO LIBERO
di Erika David  
il 08/07/2022

Barolo-Courmayeur, parte domani la sfida di bypacking run

L'evento nasce dall'amicizia di Matteo Pellin, Nico Valsesia e Giovanni Storti, il 9 luglio parte la sfida a piedi, il 12 quella in bici; il 17 la Barolo-Courmayeur arriverà dopo 577 km in Val Vény

Barolo-Courmayeur, parte domani la sfida di bypacking run.

L’evento nasce dall’amicizia di Matteo Pellin, Nico Valsesia e Giovanni Storti, il 9 luglio parte la sfida a piedi, il 12 quella in bici; il 17 la Barolo-Courmayeur arriverà dopo 577 km in Val Vény.

Abbandonata l’idea originaria di percorrere tutta l’Italia, da Tindari a Courmayeur, «sulla lunga (3.000 km circa, ndr) non avevamo iscritti e abbiamo rinunciato per concentrarti sulla “corta”» spiega Matteo Pellin, guida alpina, scialpinista e appassionato di lunghi viaggi in bici (uno su tutti l’avventura da Pechino a Courmayeur del 2017) e organizzatore della sfida.

L’idea nasce da Nico Valsesia, biker, campione di endurance e recordman di varie sfide (From 0 to Monte Bianco e From 0 to Monte Rosa, giusto per ricordarne un paio) e del fotografo Fabio Menino, specializzato in eventi sportivi che hanno poi coinvolto i valdostani Matteo Pellin e suo fratello Luca con il quale è titolare del Camping Monte Bianco La Sorgente al Peuterey di Courmayeur e Giovanni Storti, attore comico (quello del trio con Aldo Baglio e Giacomo Poretti), appassionato di endurance trail e bike.

Le due prove

577 chilometri, 12 mila metri di dislivello, 5 giorni di percorrenza che collega la tenuta dei Marchesi di Barolo al Camping La Sorgente del Peuterey a Courmayeur e la gemella, la versione run, di corsa, sullo stesso tracciato da percorrere in 7 giorni, sempre con partenza, domani, sabato 9 luglio, dalla tenuta di Barolo e arrivo al Peuterey.

Entrambi le sfide dovranno terminare entro domenica 17 luglio, al Camping La Sorgente di Courmayeur, in Val Vény dove ad attendere i partecipanti, sulla pedana dell’arrivo ci saranno Pellin, Valsesia e Storti, prima del party finale.

Inoltre sabato 16 e domenica 17 luglio 2022, la Val Veny, con epicentro il Campeggio Monte Bianco-La Sorgente, si trasformerà nella capitale del bikepacking. Tutti gli appassionati di bici troveranno il luogo ideale per conoscere altri appassionati, confrontarsi, e divertirsi.

Gli aspetti tecnici

Matteo Pellin e Nico Valsesia ph. Fabio Menini

Sono dei viaggi, delle avventure, ma sono anche delle competizioni.«Non si tratta di una gara vera e propria perché altrimenti bisognerebbe chiedere le autorizzazioni per chiudere il traffico – spiega Pellin -. Qui ci si iscrive compilando un modulo di scarico di responsabilità nel quale si dichiara di partecipare in autonomia e rispettando il codice della strada. Alla fine sì, ci sarà comunque una classifica di chi arriva in fondo».

La gara è stata pensata per essere svolta in autonomia con le bici gravel, mountain bike o e-bike, ma per agevolare chi vorrà mettersi alla prova sono previsti alcune basi di appoggio, 3, a Vignale, Borgomanero e Donnas, dove saranno portate le sacche che i partecipanti consegneranno in partenza.

Le iscrizioni per la gara bike sono ancora aperte e si raccolgono fino al giorno prima sul sito di Italia bike packing.

Specifiche

PARTENZA RUN

Sabato 09 luglio h. 9:00 a.m.

PARTENZA BIKE

Martedì 12 luglio h. 9:00 a.m.​

CHECK POINTS RUN/BIKE

Vignale Monferrato (140 km)

Borgomanero (300 km)

Donnas (410 km)

BARRIERE ORARIE RUN

Borgomanero 4 gg (96 ore)

Donnas 5,5 gg (132 ore)

Peuterey di Courmayeur 8 gg (192 ore)

​BARRIERE ORARIE BIKE

Borgomanero 2,5 gg (60 ore)

Donnas 3,5 gg (82 ore)

Peuterey di Courmayeur 5 gg (120 ore)

Lungo il percorso i partecipanti, tracciati da un gps tracker per essere seguiti anche online, dovranno farsi tre selfie per testimoniare il loro passaggio in alcuni punti chiave.

Un viaggio nei borghi

La Barolo-Courmayeur attraversa 2 regioni, 1 sito Unesco, 5 parchi naturali, 5 borghi più belli d’Italia e oltre 38 comuni.

I borghi attraversati: Barolo – Monforte d’Alba – Serralunga d’Alba – Grinzane Cavour – Diano d’Alba – Treiso – Barbaresco – Neive – Coazzolo – Calosso – San Marzano Oliveto – Nizza Monferrato – Vaglio Serra – Belveglio – Cerro Tanavo – Fubine Monferrato – Cuccaro Monferrato – Vignale Monferrato – Olivola – Moleto – Cella Monte – San Giorgio Monferrato – Casale Monferrato – Morano sul Po – Trino Vercellese – Salasco – Olcenengo – Quinto Vercellese – Oldenico – Albano Vercellese – Carpignano Sesia – Fare Novarese – Marzalesco – Cureggio – Borgomanero –  Boca – Pratosesia – Gattinara – Brusnengo – Masserano – Mombello – Crocemosso – Roveglio – Bielmonte – Oropa – Andrate – Nomaglio – Settimo Vittone – Carema – Point Saint-Martin – Donnas – Bard – Echallod – Chambave – Verrayes – Nus – Ollignan – Porossan – Excenex – Verrogne – Vetan – Challancin – Chatelard – La Salle – Pré Saint-Didier – Palleusieux – Courmayeur.

Le ricadute

«Credo che una manifestazione di questo tipo sia un vettore importante di promozione del territorio – dice Pellin -. Abbiamo fatto una bella ricerca sul territorio riscoprendo strade romane, ru, passaggi sui castelli e sul Cammino Balteo. Crediamo molto nello sviluppo del gravel (le bici da strade bianche, adatte a lunghi viaggi, movimento nato negli Stati Uniti, ndr), c’è molta richiesta».

Unico cruccio di Pellin l’assenza di valdostani.

«Al momento, su circa 70 partecipanti, non c’è nemmeno un valdostano iscritto e mi dispiace molto, spero che possano avvicinarsi alle prossime edizioni».

(erika david)

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