Scontro tra sindacati, Uil Fpl e Cisl FP: «Sentenza non ha niente a che vedere con l’autonomia»
Cisl Fp e Uil Fpl hanno indetto la mobilitazione per venerdì 30 settembre
ATTUALITA', POLITICA & ECONOMIA
di Alessandro Bianchet  
il 28/07/2022

Scontro tra sindacati, Uil Fpl e Cisl FP: «Sentenza non ha niente a che vedere con l’autonomia»

Dura replica delle due Federazioni sindacali a seguito del comunicato diffuso dell'Union Valdôtaine e della conferenza stampa convocata dal Savt dopo la condanna in Corte d'Appello a Torino

«L’autonomia valdostana non ha nulla a che vedere con la vicenda giudiziaria», nata peraltro per attacchi provenienti «dal Savt». Continua lo scontro tra sindacati e lo fa attraverso un comunicato di fuoco diffuso da Cisl Fp e Uil Fpl, in merito alla condanna in appello del Savt nell’ambito del procedimento nato per presunte «condotte antisindacali» all’interno dell’Istituto Musicale Pareggiato della Valle d’Aosta.

«Union: comunicato fuori luogo»

Per prima cosa, le segretarie generali Ramira Bizzotto (Uil Fpl) e Barbara Abram (Cisl Fp) partono all’attacco del comunicato diffuso dall’Union Valdôtaine, ritenuto «del tutto fuori luogo, oltre che manifestamente errato», in quanto le due Federazioni «non si sono mai fatte lecito di effettuare comunicati stampa sulle decisioni assunte dal movimento in relazione alle proprie alleanze o meno e/o a diatribe con altri partiti» e mai si sarebbero «aspettate un tale intervento».

Uil Fpl e Cisl Fp, però, non si dicono stupite, avendo dovuto ricorrere, insieme alla Uil, al «Tribunale di Aosta contro la Regione a fronte delle dichiarazioni rilasciate dal suo Presidente, che non comprendeva l’avvio della stato di agitazione a fronte dell’omessa partecipazione della UIL finanche a una seduta dallo stesso convocata» e nonostante all’incontro avessero «presenziato ben due rappresentanti della UIL».

Tanto da portare il tribunale «a condannare la Regione alla refusione delle spese per comportamento antisindacale».

«Non è messa in discussione l’autonomia»

Le organizzazioni sindacali, poi, considerano errato ritenere che la Corte di Appello di Torino abbia messo «in discussione l’esistenza del particolarismo linguistico e culturale della Valle d’Aosta e tanto meno la sua autonomia», in quanto si è semplicemente «limitata ad accertare correttamente come il Savt non possa agire ai sensi dell’art.28 della legge n. 300/70 e nulla di più».

Attacco al Savt

A completare la controffensiva, la replica alla conferenza stampa tenuta mercoledì dal Savt.

«Rileviamo come gli attacchi provengano dal Savt, prova ne è che ci siamo dovute costituire in giudizio per salvaguardare la nostra libertà sindacale» hanno tuonato ancora Ramira Bizzotto e Barbara Abram, che poi hanno proseguito.

«Come evidenziato dalla Corte, lo statuto del Savt non viene ignorato, ma non afferma quanto oggi dallo stesso preteso, ovvero di essere sindacato di minoranza linguistica – continuano le due Federazioni -. Ribadiamo che l’autonomia valdostana nulla ha a che vedere con la vicenda giudiziaria derivata solo ed esclusivamente dalla volontà del Savt, forte di appoggi politici, di imporre le proprie volontà agli altri sindacati e, quindi, ad ogni singolo iscritto ad ogni sigla sindacale».

Secondo Uil Fpl e Cisl Fp sarebbe piuttosto «detto atteggiamento totalitario e di pensiero unico a risultare quanto meno lesivo della storia che ha portato alla conquista dell’autonomia valdostana».

(al.bi.)

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