Salvini con la giacca delle Guide, polemica nella Società di Courmayeur
A 10 giorni dalla visita di Salvini in Valle d'Aosta arriva la presa di posizione di tre guide alpine della Società di Courmayeur; il presidente Campedelli: «non è stata una mia iniziativa, lo avrei fatto per chiunque»
Salvini con la giacca delle Guide, tre professionisti della montagna prendono le distanze.
A 10 giorni dalla visita di Salvini in Valle d’Aosta arriva la presa di posizione di tre guide alpine della Società di Courmayeur; il presidente Campedelli: «non è stata una mia iniziativa, lo avrei fatto per chiunque».
«Essendo venuto a mancare, dai vertici societari, il chiarimento richiesto da più parti», tre guide alpine della Società di Courmayeur, Sergio Favre, Alessandro Bellini e Massimiliano Gianchini, hanno deciso di mettere nero su bianco il disappunto per alcuni episodi che hanno contraddistinto la visita di Matteo Salvini, segretario della Lega, in Valle d’Aosta.
La visita risale a domenica 7 agosto, le tre guide evidenziano che «Matteo Salvini non è stato ospite della Società delle Guide di Courmayeur in quanto nessuna decisione del Consiglio o dell’Assemblea è stata presa in tal senso».
Inoltre «si dissociano dall’iniziativa del presidente Campedelli di accompagnare, in piena campagna elettorale, i rappresentanti di un partito politico in una visita alla SkyWay».
Favre, Bellini e Gianchini aggiungono di essere «consapevoli del fatto che qualsiasi guida avrebbe prestato la propria divisa ad un cliente che imprudentemente si fosse recato a 3.400 m di quota senza un capo adeguato, ma – sottolineano – non accettano l’uso a fini mediatici elettorali di tale gesto e deplorano l’uso della divisa delle guide per le foto di Matteo Salvini».
La replica
Tirato in ballo dai colleghi, il presidente della Società delle guide di Courmayeur, Alex Campedelli, si stupisce e replica alle accuse.
«Prima di tutto non è vero che non ci sono stati chiarimenti – dice -, ho scritto sulla chat di tutte le guide com’è andata la cosa, riportando anche un post di un operatore della tv, esterno, che era presente e ha spiegato i fatti».
Campedelli ci tiene inoltre a precisare che fare da accompagnatore al segretario della Lega non è stata una sua iniziativa personale, «io sono proprio lontano dalla politica di ogni colore».
«Sono stato incaricato dalla presidenza dell’Uvgam. Dal momento che Salvini sarebbe venuto a Courmayeur è stato chiesto alle guide locali di essere presenti, non ho scelto io, e il Consiglio della Società lo sapeva, era informato» dice.
Per quanto riguarda la giacca, «lui e la fidanzata sono saliti senza niente che li coprisse, cosa dovevo fare? Avevano freddo, è un gesto che avrei fatto per chiunque» conclude amareggiato.
(er.da.)