Caro energia, Cva: «Al lavoro con Regione e Finaosta per mitigare impatto»
La Compagnia valdostana delle acque replica alle iniziative che verranno presentate in consiglio regionale dalla consigliera di Pcp Chiara Minelli
Cva è al lavoro con Finaosta e Regione per misure in grado di mitigare gli impatti sul territorio del caro energia.
Questa la risposta (anticipata lunedì da Gazzetta Matin) arrivata dalla Compagnia valdostana delle acque alle iniziative presentate in vista del prossimo consiglio regionale dalla consigliera di Pcp, Chiara Minelli.
Le iniziative
In particolare, Chiara Minelli ha evidenziato «una contraddizione» fra l’incremento «spropositato dei costi per l’utilizzo di energia elettrica che colpisce la Cogne Acciai Speciali e molte altre aziende e il fatto che la Regione sia proprietaria di una azienda come la Cva, che produce grandi quantitativi di energia idroelettrica, in gran parte esportati, ricavando utili notevoli e crescenti».
Per questo la consigliera di Pcp ha annunciato un’interrogazione con risposta scritta e un’interpellanza.
Nella prima, la volontà è conoscere «l’entità dei profitti e degli extra-profitti di Cva relativi al 2021, nonché l’entità della tassa sugli extra-profitti che la Cva ha dovuto recentemente pagare, dati che finora non sono di dominio pubblico».
Nella seconda, Minelli evidenzia, appunto, «la contraddizione fra i grandi profitti della Cva e le gravi difficoltà del mondo produttivo valdostano».
Secondo la consigliera di Pcp, infatti, «è del tutto evidente che gli attuali contratti di Cva per le forniture di energia elettrica sono onerosi e che su questi occorre intervenire».
La risposta di Cva
A stretto giro di posta, ecco arrivare la risposta del Gruppo Cva, che sottolinea come «tutti i dati relativi al bilancio del Gruppo sono di dominio pubblico e sono reperibili sul sito CVA, dove verrà pubblicato entro fine mese anche il bilancio semestrale 2022».
L’azienda, in una nota, evidenzia come sia «consapevole delle gravi difficoltà che l’aumento dei prezzi dell’energia elettrica, dovuto allo shock del gas, sta causando alle imprese e alle famiglie valdostane» ed è per questo che «di concerto con il socio unico Finaosta Spa e con il Governo regionale, lavora da mesi per cercare soluzioni che possano in qualche modo mitigarne l’impatto sul territorio».
Gli sconti
Contando che quest’anno Cva ha già versato nelle casse regionali 25 milioni di euro di extraprofitti sulla differenza dell’Iva e si appresta a versare circa 156 milioni (contro i 92 del 2021) tra canoni, imposte e dividendi, l’azienda ricorda gli aiuti già in essere.
«Dal secondo semestre 2021 è stato previsto a favore delle utenze private valdostane uno sconto del 40% sul prezzo fissato dall’Autorità per la maggior tutela e uno sconto del 10% rispetto al PUN per le aziende della regione – sottolinea Cva -. Inoltre, dal lockdown del 2020, sono stati agevolati piani di rateizzazione delle bollette anche al di là di quanto previsto dal legislatore».
Dinamiche non gestibili
Il Gruppo resta comunque in attesa di capire le misure che saranno prese del Governo nazionale per «valutare le politiche commerciali per il 2023», ma sottolinea un aspetto.
«Purtroppo, le dinamiche dei prezzi non possono essere gestite a livello locale dalle singole aziende – sottolinea -, trattandosi di fattispecie che anche l’Unione europea al momento non è riuscita ad affrontare in modo sostanziale».
Il management sottolinea poi di essere sempre a disposizione «per garantire le necessarie informazioni a tutti i consiglieri regionali relativamente alle dinamiche di formazione dei prezzi dell’energia», contribuendo così da «chiarire le complessità che negli ultimi mesi hanno peraltro messo a dura prova la gestione finanziaria delle coperture societarie sui mercati».
Le tensioni di questi mesi, secondo Cva, hanno «posto in discussione la tenuta delle più importanti società energetiche europee» e sono peraltro sempre state condivise «con la Giunta regionale», così come «la normativa che ha imposto prelievi sugli extra profitti, applicati indistintamente ad aziende green e non, e peraltro contestati sul piano metodologico dalla società, al fine di comprendere le ricadute economiche di tali iniziative sulle casse regionali».
«Attenzione al territorio»
Ricordando di dover «rispettare la normativa in materia di concorrenza», Cva sottolinea di mantenere sempre come caposaldo delle proprie strategie «l’attenzione per il territorio», evidenziando come in questi mesi la società «ha cercato di aiutare le famiglie e le imprese valdostane».
In quest’ottica, ad esempio, va il lavoro «con le società di gestione degli impianti di risalita per immaginare soluzioni che potranno consentire loro di affrontare l’inverno in modo stabile – conclude la nota del Gruppo -. Il nostro obiettivo è di produrre valore per il territorio anche in questa drammatica fase di guerra e di shock energetico», sempre mantenendo un «confronto con Governo e socio unico», così da limitare le «conseguenze della crisi internazionale».
(al.bi.)