Dolore, devastazione ma anche solidarietà: la Valle ricorda l’alluvione di 22 anni fa
Nella notte tra il 14 e il 15 ottobre, l'alluvione che mise in ginocchio la nostra regione e che costò la vita a 20 persone.
Dolore, devastazione ma anche solidarietà: la Valle ricorda l’alluvione di 22 anni fa.
Nella notte tra il 14 e il 15 ottobre del 2000, si verificò l’alluvione che mise in ginocchio la nostra regione e che costò la vita a 17 persone.
Alluvione: giorni terribili e capacità di reazione di una comunità
«Acqua, fango e detriti; ma anche la solidarietà forte e tenace di volontari, amministratori locali, donne e uomini della Protezione civile che hanno aiutato i comuni più colpiti dalla grande alluvione.
Giorni terribili, che hanno segnato la storia della Valle d’Aosta e hanno evidenziato la capacità di reazione di una comunità».
Questo è il ricordo del presidente della Regione Erik Lavevaz e dell’assessore Carlo Marzi a 22 anni dall’alluvione che, nell’ottobre 2000 colpì duramente tutto il territorio regionale.
Il ricordo più intenso – proseguono Lavevaz e Marzi – va alle 17 persone che hanno perso la vita nella notte tra il 14 e 15 ottobre e alle altre 3 che sono morte durante le operazioni di ripristino.
Quelle immagini di sofferenza e di vallate ferite sono indelebili nella memoria collettiva.
Alluvione: interventi per 250 milioni di euro
Da allora, l’amministrazione regionale, in collaborazione con gli enti locali, non solo è riuscita ad attuare un ampio programma di interventi per ripristinare strade, infrastrutture, fabbricati ma l’impegno di tutti è stato verso la realizzazione di molte opere di mitigazione dal pericolo di frane e alluvione, riducendo così il rischio per tanti centri abitati e vie di comunicazione.
L’evento del 2000 è stato il punto di partenza di una molteplicità di interventi finalizzati a studiare, monitorare e ridurre i rischi di natura idrogeologica sul nostro territorio» – affermano Lavevaz e Marzi.
Il sistema di allertamento per rischi idrogeologici ha mutato profondamente il rapporto con gli eventi meteo, consentendo di passare dall’attesa alla prevenzione degli effetti.
Il tutto mediante procedure di attivazione progressiva della macchina della Protezione civile, per controllare e monitorare il territorio e intervenire tempestivamente sui punti critici.
Il vasto programma di studi e di monitoraggio del territorio attraverso reti di controllo, radar, satelliti e droni consente ora di avere fotografie aggiornate dello stato delle zone critiche e delle possibili aree di dissesto, per consentire approfondimenti, misure di tutela e di monitoraggio puntuali” – hanno precisato il presidente Lavevaz e l’assessore Marzi.
Nel corso di questi anni sono stati realizzati interventi di riduzione della pericolosità per frana, valanghe e inondazione per circa 250 milioni di euro che hanno consentito di mitigare il rischio sui centri abitati e di assicurare la sicurezza sulle strade regionali e comunali. Accanto alle opere sarà sempre più necessario realizzare del “sapere” per ampliare le conoscenze al fine di disporre di strumenti avanzati di analisi, monitoraggio e intervento a beneficio della comunità valdostana”, hanno concluso il presidente Lavevaz e l’assessore Marzi
Alluvione: la preghiera per ricordare a Donnas
In alcuni comuni della Valle, si terrà la messa per ricordare le vittime.
A Donnas, per esempio, la messa si terrà sabato 15 ottobre, alle 18, alla chiesa del capoluogo.
(re.aostanews)