White View, l’arte visiva contemporanea ha una nuova associazione
Il pittore Marco Bettio
CULTURA & SPETTACOLI
di Erika David  
il 09/11/2022

White View, l’arte visiva contemporanea ha una nuova associazione

White View nasce dall'incontro tra il dottore Andrea Nicola e il pittore Marco Bettio riunisce al momento cinque artisti la cui poetica è in relazione con la montagna

White View, l’arte visiva contemporanea ha una nuova associazione.

White View nasce dall’incontro tra il dottore Andrea Nicola e il pittore Marco Bettio riunisce al momento cinque artisti la cui poetica è in relazione con la montagna.

Obiettivi

Una valanga che travolge il bosco e si smorza a pochi passi da alcune costruzioni.

È l’immagine, un breve video, che l’associazione culturale White View ha scelto come porta d’ingresso nel suo sito.

Obiettivi dell’associazione riunire un gruppo di artisti visivi, il cui sguardo e la cui poetica siano in relazione con la montagna, organizzare e curare eventi che ne sostengano e diffondano il lavoro, promuovendo nel contempo le straordinarie peculiarità dell’ambiente naturale valdostano.

Gli artisti

Al momento partecipano attivamente all’associazione oltre Marco Bettio, Chicco Margaroli, Barbara Tutino, Sarah Ledda e Massimo Sacchetti.

Tutti artisti che già avevano avuto modo di collaborare nell’esposizione Assalto al Castello, allestita nello sfortunato periodo della pandemia al Museo Gamba di Châtillon.

Il progetto di White View

«Il progetto vuole essere uno stimolo culturale che, partendo dal massiccio del Monte Bianco, si apre verso l’intero arco alpino – spiega Marco Bettio, direttore artistico e presidente dell’associazione culturale, in una nota –per dare un nuovo impulso al collezionismo d’arte contemporanea nella nostra regione».

L’associazione intende poi organizzare incontri, talk e tavole rotonde che, attorno al binomio arte contemporanea-montagna, affrontino tematiche importanti per il territorio come salvaguardia dell’ambiente, tradizioni, impresa, innovazione, sviluppo sostenibile, ecologia, cultura e istruzione, con particolare attenzione alle realtà che abitano le terre alte, come le guide alpine o il mondo dello sci.

«L’auspicio è di poter divenire nel tempo un referente nel dibattito culturale per ciò che riguarda le tante realtà della montagna, non solo nell’ambito delle arti visive» aggiunge Bettio.

White View punta inoltre a creare un mercato dell’arte più strutturato in Valle d’Aosta, attraverso la commercializzazione delle opere degli artisti non solo valdostani coinvolti nel progetto.

A breve sarà organizzato il primo evento espositivo, prima uscita pubblica dell’associazione, in cui sarà possibile apprezzare le opere esposte e prendere contatto con questa nuova realtà culturale valdostana.

(e.d.)

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