Case popolari: Lega e FI tornano a denunciare il rischio sfratti
Non passa la mozione sulla morosità incolpevole per ricomprendere tutti coloro che non pagano l'affitto perché non ne hanno le possibilità e sulla necessità di pubblicare subito il bando affitti
Case popolari: Lega e FI tornano a denunciare il rischio sfratti.
«È di tutta evidenza che i rischi connessi agli sfratti a causa delle bollette impazzite non vengono percepiti, ed a rimetterci, come sempre, sono le famiglie valdostane in difficoltà». Lo ribadisce il capogruppo della Lega Vallée d’Aoste, Andrea Manfrin, nel presentare in Consiglio Valle la mozione sulla morosità incolpevole per ricomprendere tutti coloro che non pagano l’affitto non perché non vogliono, ma perché non ne hanno le possibilità e sulla necessità di pubblicare subito il bando affitti.
Astensione
«Mi dispiace che ci siano critiche in un momento in cui ci sono 70 milioni di euro di investimenti nell’Arer. Il bando di sostegno all’affitto verrà a breve deliberato dalla Giunta. Non amo i populismi e la demagogia» sostiene l’assessore alle Politiche sociali Roberto Barmasse.
Famiglie a dura prova
«Ci sono famiglie che hanno già la lettera di sfratto. Ma fate una valutazione con il cuore umano su come votare per questa mozione» ha tuonato Mauro Baccega (FI) nell’annunciare il voto favorevole.
«Il fatto che 500 persone siano in attesa di un’abitazione di edilizia residenziale pubblica non giustifica si debbano sfrattare persone in difficoltà. Quando ci saranno gli sgomberi noi saremo lì» ripete Manfrin, commentando la decisione di astenersi della maggioranza.
«L’aumento dei costi dell’energia e la crisi economica stanno mettendo a dura prova le famiglie, «ecco perché sarebbe stato opportuno agire con tempestività per tutelare il bene primario di ogni famiglia, ovvero la casa – motiva Manfrin -. I ritardi del bando affitti, per quanto riguarda i privati, sono ormai ingiustificabili e pubblicando il bando sarebbe possibile aiutare migliaia di famiglie, ma non si comprende perché sia ancora tutto fermo».
Morosità incolpevole
«Dall’altro lato, per chi alloggia nelle case popolari, avere una disciplina della morosità incolpevole che non tiene conto della situazione di chi ha un valore Isee bassissimo, sotto la soglia economica di sussistenza, ma solo di chi ha una perdita temporanea di reddito, ha messo in gravissima difficoltà numerosi nuclei composti da persone fragili, disabili, anziani, persone con situazioni sociali complesse, che di fronte alle bollette aumentate, e non adatte ai loro redditi, rischiano di finire in mezzo ad una strada».