Grivel: i sindacati denunciano atteggiamenti poco opportuni; l’azienda: «tanto rumore per nulla»
Ieri, lunedì 21 novembre, una trentina di lavoratori della Grivel ha incrociato le braccia, contestando all'azienda specializzata in attrezzatura di alta montagna, il mancato accordo su
Grivel: i sindacati denunciano atteggiamenti poco opportuni; l’azienda: «tanto rumore per nulla».
Ieri, lunedì 21 novembre, i lavoratori della Grivel di Verrayes hanno incrociato le braccia per un’ora.
Un’ora di sciopero per protestare contro l’atteggiamento dei responsabili di reparto e per il mancato riscontro su alcune questioni, ad esempio permessi annui retributi e festività e salute e sicurezza.
Grivel: cosa dicono i sindacati
Lo rendono noto i sindacati Fim Cisl e Fiom Cgil che puntano il dito «contro i poco opportuni atteggiamenti dei responsabili di reparto nei confronti di lavoratrici e lavoratori».
E minacciano: «se le cose non cambieranno, non sarà più soltanto un’ora di sciopero».
Fim Cisl e Fiom Cgil puntano il dito contro l’azienda: «pensare di poter alzare la voce e dare ordini solo perché si ha un ruolo di responsabilità denota tutta la pochezza umana e l’incapacità a gestire il personale» – tuonano i sindacati.
Da mesi, secondo i sindacati, i lavoratori attendono l’accordo per definire la richiesta di ferie e di par, i permessi annui retribuiti.
« L’azienda ha unilateralmente deciso di pagare in maniera illegittima par e ex festività» – scrivono in una nota i sindacati, che contestano anche il settore salute e sicurezza.
«Ttroppo spesso l’Rls non è stato coinvolto in sopralluoghi e riunioni su salute e sicurezza».
Fim Cisl e Fiom Cgil, infine, mettono in evidenza l’atteggiamento dei responsabili di reparto della Grivel nei confronti dei lavoratori «ricordano in alcuni casi i padroni della rivoluzione industriale».
Grivel: le ragioni dell’azienda
«Tanto rumore per nulla» secondo l’amministratore delegato della Grivel Oliviero Gobbi.
«Da fine estate abbiamo in mente la consueta riunione con i sindacati, abbiamo cercato di incrociare le date, ma non ci siamo riusciti.
Io stesso ho ipotizzato una decina di date, ma non c’è stato accordo.
Abbiamo ipotizzato le date del 18,19, 25, 26, 27 e 28 ottobre e 3 novembre e nessuna è stata accettata – precisa l’ad dell’azienda di Verrayes.
Trovo la decisione unilaterale dello sciopero poco opportuna, non c’è ragione.
Giovedì scorso, saputo dello sciopero, ho proposto la riunione il giorno successivo, ma la data non è stata accettata dai sindacati.
«Per quanto riguarda invece l’accordo richiesta ferie e Par – continua Olivero Gobbi – precisiamo che durante l’ultimo incontro sindacale (1/10/2021) era stato condiviso da tutti di mantenere lo stesso accordo già presente in ABCCompany, ma che la bozza che ci è stata portata dalle RSU per la firma presentava invece delle differenze e non è mai stata corretta e sistemata».
Da 15 anni a questa parte, la riunione avviene normalmente. tra ottobre e novembre.
Non ci sono chissà quali conflittualità, normalmente si discute di ciò che non funziona e si cerca una soluzione.
Sono stupito, siamo un’azienda in salute, il lavoro non manca, il clima è sempre stato buono.
Ci incontreremo? Certo, come abbiamo sempre fatto, cercando di risolvere i problemi».
(c.t.)