Riforma elettorale Valle d’Aosta: comitato Cre diffida il presidente del Consiglio Bertin
Il Comitato regionale per la riforma elettorale ha raccolto 3.363 firme e chiede il referendum consultivo
Per la mancata mancata deliberazione del Consiglio regionale su richiesta di referendum consultivo, il Cre – Comitato del Coordinamento per la riforma elettorale – diffida il presidente del Consiglio regionale della Valle d’Aosta, Alberto Bertin, con tanto di messa in mora.
La richiesta di referendum consultivo, corredata da 3.363 firme di elettori valdostani, era stata depositata alla segreteria del Consiglio regionale il 24 maggio 2022.
“L’intimazione rivolta al presidente del Consiglio è di provvedere ad iscrivere l’argomento referendum consultivo all’ordine del giorno dei lavori del Consiglio entro trenta giorni – si legge in una nota -. In difetto il Comitato si riserva di assumere le iniziative legali che l’Ordinamento prevede a tutela dei diritti che attualmente risultato violati In allegato il testo della diffida depositata”.
La decisione
Nella sua ultima riunione, mercoledì 7 dicembre, il Coordinamento del Comitato per la riforma elettorale, ha deciso di presentare formale diffida al presidente del Consiglio regionale che non ha provveduto perché, a sei mesi di distanza dalla richiesta, il Consiglio regionale si esprimesse sulla richiesta di referendum consultivo avanzata da 3.363 elettori.
Venerdì 9 dicembre Gabriella Poliani ed Elio Riccarand, in quanto delegati dei promotori della iniziativa di referendum consultivo, hanno depositato alla Presidenza del Consiglio regionale formale diffida nei confronti di Alberto Bertin.
Si tratta, ad avviso dei promotori della iniziativa referendaria, “di un comportamento ingiustificato e ingiustificabile ed è compito del Presidente impegnare il Consiglio perché provveda a quanto previsto dalla legge – si legge -. Evidenziamo che la legge regionale prevede tempi molto stretti e rigorosi per la raccolta firme (solo un mese), ed anche per l’indizione del Referendum da parte del presidente della Regione dopo la deliberazione consiliare qualora favorevole allo svolgimento del referendum (10 giorni).”
(re.aostanews.it)