Influenza stagionale: è ancora utile vaccinarsi
La campagna vaccinale è in fase decrescente ma l'incidenza dei casi sulla popolazione vede Valle d'Aosta e Abruzzo superare la soglia di massima intensità
Influenza stagionale: è ancora utile vaccinarsi.
E’ ancora utile vaccinarsi contro l’influenza.
Lo conferma il direttore sanitario dell’azienda Usl della Valle d’Aosta.
«La campagna vaccinale è già in fase decrescente da qualche settimana ma siamo solo all’inizio di gennaio, il vaccino produce protezione entro dieci giorni dalla somministrazione, quindi direi che è ancora utile sottoporsi a vaccinazione antinfluenzale» spiega il dottor Guido Giardini.
L’influenza è la principale malattia infettiva acuta dell’apparato respiratorio e ogni anno colpisce in Italia oltre il 10% della popolazione, con migliaia di decessi attribuiti alle gravi complicanze della malattia.
Il vaccino antinfluenzale si può fare dal medico di famiglia o dal pediatra di libera scelta.
Vaccino antinfluenzale in farmacia
Una ventina di farmacie ha confermato la disponibilità a vaccinare.
Qui l’elenco delle farmacie.
Così come stabilito dalla convenzione tra azienda Usl e farmacie, nelle stesse farmacie la vaccinazione è offerta gratuitamente ai soli ultrasessantenni.
Le altre categorie devono rivolgersi ai medici di base e, in assenza del medico curante, con libero accesso, il martedì, dalle 14 alle 20 all’hub vaccinale della Grand-Place di Pollein.
Alcuni farmacisti possono ampliare la possibilità di somministrazione del vaccino.
Il dottor Nicola dell’omonima farmacia di Aosta ad esempio, somministra il vaccino a tutti coloro che lo richiedono, dietro presentazione di ricetta medica.
La Rete Italiana di Sorveglianza Influnet: record in Valle d’Aosta e Abruzzo
La Rete Italiana Sorveglianza Influnet evidenzia il calo di sindromi influenzali.
L’incidenza è pari al 12,2 casi per mille assistiti. I dati sono aggiornati al 6 gennaio.
La settimana precedente erano 12,7.
In calo l’incidenza in tutte le fasce d’età, tranne che negli anziani, nella quale si osserva un lieve aumento.
La fascia più colpita resta quella dei bambini al di sotto dei cinque anni di età; l’incidenza sfiora i 35 casi ogni mille assistiti (42 la settimana precedente).
Il numero di sindromi simil influenzali è sostenuto, oltre che dai virus influenzali, anche da altri virus respiratori, tra i quali il virus respiratorio sinciziale nei bambini molto piccoli e nel Sars-Cov-2.
Sono due le regioni in cui l’incidenza ha superato la soglia di massima intensità: sono Valle d’Aosta e Abruzzo (solo la Calabria non ha attivato la sorveglianza InfluNet).
Nella nostra regione, come precisato su Gazzetta Matin dal direttore della Struttura Complessa Neonatologia e Pediatria Paolo Serravalle, è stato necessario raddoppiare i posti letto di Pediatria, a causa dei tanti bimbi ricoverati, in prevalenza con il virus respiratorio sinciziale.
Influenza: a chi è raccomandato il vaccino
La vaccinazione antinfluenzale è raccomandata a tutti, specialmente ad alcune categorie alle quali è offerta in modo gratuito: ultra sessantenni, bambini sani dai 6 mesi ai 6 anni, donne in gravidanza, persone a rischio complicanze o ricoveri correlati all’influenza per patologie concomitanti e loro familiari, i cosiddetti caregiver, gli ospiti e il personale delle strutture per lungodegenti, i medici, gli operatori sanitari e socio sanitari, i volontari del settore sanitario e sociosanitario, i donatori di sangue, gli addetti ai servizi essenziali quali insegnanti, forze dell’ordine e addetti al trasporto pubblico e il personale degli allevamenti e dei macelli.
La copertura vaccinale dura 6-8 mesi.
L’epidemia di influenza si manifesta intorno a metà gennaio e ha il suo culmine nelle prime due settimane di febbraio.
Sono oltre 21 mila i vaccini distribuiti dall’azienda Usl che ha un’opzione di acquisto per ulteriori 3 mila dosi qualora dovessero essere necessarie.
(c.t.)