Courmayeur, Miserocchi: «In Val Ferret spariti i turisti di prossimità, sconti per riconquistarli» ma il Consiglio boccia
Courmayeur, Miserocchi: «In Val Ferret spariti i turisti di prossimità, sconti per riconquistarli» ma il Consiglio boccia.
Non è passato l’emendamento del gruppo Esprit Courmayeur che proponeva una scontistica sul parcheggio di Planpincieux per recuperare una fetta di frequentatori della Val Ferret, sparita a causa delle tariffe troppo elevate.
La minoranza suggeriva una scontistica del 50% «per i frequentatori delle piste di fondo che già pagano la pista, lasciando già un contributo, e per residenti della Valdigne una riduzione da lunedì a venerdì» ha spiegato il capogruppo Stefano Miserocchi nella seduta del Consiglio comunale di questo pomeriggio.
L’emendamento è stato bocciato perché, secondo Rota, pur essendo«ampiamente condivisibile» non è applicabile in tempi brevi.
La discussione
Come anticipato nella seduta precedente del Consiglio comunale, a fronte di un incontro con tutti gli operatori della Val Ferret, l’amministrazione comunale aveva deciso di tornare sulle tariffe del parcheggio (prima ora gratuita, 10 euro dal 61° minuto fino alle 4 ore e 20 euro per l’intera giornata) adottando una tariffa oraria di 2,50 euro.
Il sindaco Roberto Rota questo pomeriggio ha sottolineato che la gestione automatizzata della Val Ferret è una «sperimentazione quindi soggetta a possibile revisione».
«In tante zone d’Italia sono applicate tariffe uniche su base giornaliera, noi abbiamo optato per una prima fase con una tariffa di ingresso minimo di 10 euro – ha spiegato Rota -. Abbiamo fatto un’analisi su quante ore si ferma un utente medio, tanti stanno meno di 4 ore e non riteniamo sia giusto penalizzare questi utenti».
La proposta della maggioranza dunque è adottare la tariffa oraria di 2,50 euro l’ora e, «tenuto conto che c’è un percorso di salita e discesa, di introdurre i primi 30 minuti gratuiti per pagare l’effettiva occupazione dello stallo».
Per il consigliere Miserocchi «con questo cambio di tariffe della sperimentazione, si accerta che questa impostazione ha dei problemi strutturali di gestione».
Il capogruppo di minoranza ha parlato delle diverse lamentele ricevute.
«Abbiamo parlato con i gestori delle piste di fondo e del Foyer che registrano un drastico calo se non sparizione dei turisti di prossimità».
«Oggi ci facciamo portatori di un profondo disagio e in accordo con gli operatori e i maestri di sci presentiamo un emendamento con l’obiettivo di riprendere questa parte di turismo».
«Spiace che le persone dicano cose diverse in base a chi si trovano di fronte» è la replica di Rota a proposito delle lamentele degli operatori che il sindaco aveva dipinto come soddisfatti della nuova gestione.
«Le modifiche devono essere tradotte in sistemi tecnologici perché funzionino. Ci vuole un tesserino, controlli per evitare usi inappropriati… prendendo oggi la decisione sugli sconti, se sono bravi quelli che elaborano il sistema, ci mettiamo un mese e mezzo a metterla in funzione» ha detto Rota.
«Il principio è ampiamente condivisibile e ci si sta lavorando, ma a breve non è utilizzabile – ha aggiunto il sindaco -. Abbiamo convocato il Consiglio oggi proprio per rendere attive le modifiche dalla settimana di Carnevale e non sul finale di stagione che non avrebbe un ritorno concreto».
Un sistema 90 a 10
La discussione è stata anche occasione per fare luce sul sistema 90 a 10, ossia con il 90% dei ricavi che va alla società di gestione del sistema di accesso alla Val Ferret e il 10% restante nelle casse comunali, cosa che aveva sollevato un polverone sui social.
Rota ha evidenziato come in sede di bilancio (che sarà approvato nella prossima seduta del Consiglio comunale) si sia preferito non toccare le grosse imposte per pareggiare i maggiori costi e gli aumenti, ma «di fare pagare un minimo i servizi che vengono dati. Prezzo che ritengo ampiamente adeguato».
Pronto Miserocchi a far notare come, appunto «in questo caso il 90% degli introiti va alla società di gestione».
«Bisogna essere onesti fino in fondo – ha replicato il sindaco -. Maggiori risorse a disposizione si hanno in due modi: o perché c’è un incasso, o perché c’è un risparmio. Gli anni scorsi per il controllo delle valli si spendevano otre 30 mila euro, se abbiamo accettato una situazione di 90 a 10 è perché abbiamo valutato una serie di costi che sono ricaduti sulla società, che sicuramente chiuderà in perdita la stagione invernale».
«Quello che è certo è che noi abbiamo risparmiato 35 mila euro di costi senza spendere nulla nella sperimentazione».
«È giusto che le persone che fanno chilometri per vedere il Monte Bianco paghino, ma se c’è un ottimo servizio» ha fatto notare la consigliera di minoranza, Sara Penco.
«Oggi non è così. Se non c’è parcheggio devo prendere il pullman, pagando un supplemento di 4 euro a bordo. Se vogliamo far pagare la Val Ferret bisogna offrire un livello di trasporto molto più alto» ha aggiunto Penco.
«Siamo tutti consci che il trasporto a Courmayeur e la salita in Val Ferret sia uno dei peggiori servizi in Valle d’Aosta. Ne siamo consapevoli» ha concluso il sindaco Rota annunciando di voler valutare la possibilità di rendere i trasporti gratuiti o togliere Courmayeur dall’appalto pubblico.
(erika david)
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