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Aosta in bicicletta, Legambiente attacca il tratto di ciclabile di via Carducci

L'associazione rossonera chiede i motivi della mancata accettazione del progetto che prevedeva la salvaguardia di cinque alberi, facendo passare la ciclabile nella parte nord dell'area verde

Aosta in bicicletta, Legambiente attacca il tratto di ciclabile di via Carducci
Il tratto di ciclabile al centro della querelle sollevata da Legambiente

Fioccano altre polemiche su Aosta in bicicletta. Questa volta, a chiedere lumi a progettisti e Soprintendenza è Legambiente Valle d’Aosta, che si scaglia contro il tratto di cilabile che attraversa l’area verde di via Carducci tra la Torre di Bramafam e viale Partigiani.

L’accusa di Legambiente

L’associazione ambientalista rossonera non ci va delicata e denuncia la decisione presa dalla Soprintendenza in merito al tratto di via Carducci.

«In relazione al tratto di pista ciclabile previsto nel prato che costeggia via Carducci fra la Torre di Bramafam e viale Partigiani, la nostra associazione si era recentemente espressa contro l’ipotesi di progetto che prevedeva un percorso lungo la siepe che costeggia la strada, comportando questa opzione l’abbattimento di cinque alberi di alto fusto» attacca Legambiente nella nota diffusa.

L’associazione va oltre e ricorda come avesse accolto con soddisfazione la variante di progetto «che avrebbe spostato alcuni metri più a nord il tracciato – continua Legambiente -, salvando così gli alberi, di cui tutti dovremmo apprezzare la valenza estetica e ambientale».

Cambio di programma

Invece, sembra che si sia tornati all’origine.

«Veniamo a sapere che questa soluzione è stata ritenuta inadatta, per ragioni che ci paiono molto deboli e poco convincenti – attacca ancora l’associazione -. Si è ritornati alla precedente ipotesi. In fase di progettazione preliminare, infatti, la Soprintendenza aveva espresso un parere negativo al passaggio della pista nel lato nord del prato, lungo le mura, ma separate da alcuni metri di tratto di terreno in pendenza».

E questo non va giù.

«Siamo a chiedere perché, a fronte di numerosi percorsi di piste ciclabili lungo la cinta romana di Aosta (piazza Plouves, via Cerlogne, via Matteotti, via Crétier, giardini di via Festaz) questo particolare tratto di mura risulti incompatibile con il contiguo passaggio della pista – rintuzza ancora Legambiente -. Cosa che permetterebbe a ciclisti e turisti di ammirare da vicino il bel manufatto».

Per questo Legambiente chiede «un chiarimento che intendiamo condividere con la cittadinanza a cui pure questa lettera è rivolta».

(al.bi.)

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