Omicidio Gilardi: il caso resta irrisolto, il gip ha archiviato il procedimento
L’assassino di Giuliano Gilardi resta senza un volto. Il gip ha archiviato il procedimento, accogliendo la richiesta della procura. Il caso era stato riaperto nel 2021 in seguito a nuovi elementi. Le nuove indagini, però, non hanno fatto emergere «elementi idonei a sostenere l’accusa in giudizio». Lo si legge nel decreto di archiviazione del Giudice per le Indagini Preliminari Giuseppe Colazingari.
«L’archiviazione del procedimento costituisce un grande sollievo per il signor Salvatore Agostino e conferma definitivamente la sua estraneità al delitto ponendo finalmente termine ad una vicenda dolorosa che ha inevitabilmente impattato sulla serenità personale e la vita sociale e familiare del nostro Cliente». Così, in una nota, gli avvocati Ginafranco Sapia e Giuseppe Gallizzi.
Il gip ha archiviato il procedimento sull’omicidio Gilardi
Il decreto di archiviazione è datato 6 marzo 2023. «L’azione penale non può essere esercitata con ragionevoli probabilità di successo poiché la grande quantità di elementi raccolti nelle indagini (…) non possono fondare un giudizio di colpevolezza dibattimentale».
Nel corso delle indagini era emerso che il DNA sul chewing gum trovato sulla scena del delitto era di Salvatore Agostino (classe 1960). Per il Gip, «detto elemento probatorio non appare sufficiente, rendendo definitivamente impossibile affermare oltre ogni ragionevole dubbio che la morte di Giuliano Gilardi sia attribuibile anche solo ad alcuni degli indagati».
La soddisfazione degli avvocati Sapia e Gallizzi
«Esprimiamo soddisfazione per l’archiviazione del procedimento a carico del signor Salvatore Agostino – scrivono i legali dell’uomo -. L’essere stato sottoposto alle indagini per un delitto tanto grave è stata un’esperienza difficile e dura per il nostro assistito che, pur emotivamente scosso e turbato, ha sempre sostenuto la propria innocenza e manifestato fiducia e rispetto per il lavoro della magistratura. L’archiviazione del procedimento costituisce un grande sollievo per il signor Salvatore Agostino e conferma definitivamente la sua estraneità al delitto ponendo finalmente termine ad una vicenda dolorosa che ha inevitabilmente impattato sulla serenità personale e la vita sociale e familiare del nostro Cliente».
Agostino si è sempre dichiarato estraneo ai fatti.
Una vicenda lunga 10 anni
Giuliano Gilardi, 60 enne in pensione, venne ucciso il 27 dicembre 2011 nel suo appartamento di Senin, a Saint-Christophe. L’uomo è stato ucciso con sette coltellate. Le indagini della Squadra Mobile si erano concentrate sulla figura di Ciniza Guizzetti, compagna della vittima. Fu proprio lei a trovare il corpo senza vita di Gilardi.
Le indagini dell’epoca, coordinate dall’allora procuratore capo di Aosta Marilinda Mineccia, si chiusero con un decreto di archiviazione del gip di Aosta Maurizio D’Abrusco nel 2014.
A dieci anni dall’omicidio, il caso è stato riaperto sulla base di alcune risultanze emerse da una nuova annotazione prodotta dai Carabinieri di Châtillon – Saint-Vincent. Il procuratore capo Paolo Fortuna ha affidato le indagini ai sostituti Luca Ceccanti e Manlio D’Ambrosi.
I nuovi accertamenti
Quattro gli indagati nel nuovo fascicolo. È ritornato il nome di Cinzia Guizzetti. Oltre a lei, la procura aveva indagato anche il suo ex marito Armando Mammolit, Domenico Mammoliti (che non è parente di Armando) e Salvatore Agostino.
Gli elementi raccolti, però, non hanno consentito di sostenere l’accusa in giudizio. Da qui, l’archiviazione del caso da parte del Gip. L’assassino di Giuliano Gilardi rimane così senza un volto.
(t.p.)
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