I ravioli fritti 3 Stelle Michelin (GUARDA IL VIDEO)
Ravioli fritti con fontina, salsiccia di Courmayeur e erbe dei monti valdostani. Questi sono alcuni degli ingredienti principali del barbajuan stellato, un raviolo fritto ripieno, pensato dallo chef 3 Stelle Michelin Jean-Philippe Blondet.
Mountain Gourmet Ski Experience
La scorsa settimana la rassegna dedicata all’alta cucina montana Peak of Taste è scesa in strada stuzzicando con sapori raffinati i palati dei presenti. Alcuni rinomati Chef e le loro squadre hanno realizzato dei finger food stellati. Protagonista dell’evento chiamato “Mountain Gourmet Ski Experience” è stato Jean-Philippe Blondet, francese di origine nizzarda, 3 Stelle Michelin Executive Chef del ristorante “Alain Ducasse at The Dorchester”.
I barbajuan, ravioli fritti stellati
Lo Chef ha proposto i suoi barbajuan, un raviolo fritto ripieno, reinterpretati però alla luce dei gustosissimi e rinomati prodotti valdostani. «La sfida più grande oggi – spiega lo chef che a Londra ha una squadra di 25 chef – è adattarsi a tutte le nuove richieste dei clienti che ci porta, anche nell’immediato, a ripensare i piatti».
La ricetta dei barbajuan
Ingredienti
per la pasta
-Farina tipo 00
-Olio
-Sale
per l’impasto
-Fontina
-Spinaci
-Ricotta vaccina
-Salsiccia valdostana
-Erbe di montagna
-Pane
-Latte
-Un uovo
Procedimento
- Preparare la pasta con farina 00, acqua, olio e farla riposare;
- procedere con il ripieno. Ammorbidire del pane con del latte;
- soffriggere dell’aglio e della cipolla in una padella e aggiungere la salsiccia;
- mescolare la salsiccia, il pane ammollato nel latte, la ricotta, la fontina e gli spinaci;
- aggiungere un uovo per far legare bene il ripieno;
- riempire la pasta con il ripieno e chiudere i ravioli;
- congelare i ravioli;
- procedere con la frittura.
Il consiglio stellato per la frittura
Lo chef Blondet consiglia per ottenere una frittura perfetta di usare dell’ottimo olio. Friggere i barbajuan per ben due volte. La prima a 140 gradi, togliendoli quando la pasta nell’olio fa delle bollicine. E la seconda volta a 180 gradi.
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