Agenda 2030, la Regione approva il nuovo Piano energetico ambientale regionale
Il Piano ha una gittata fino al 2030 seguendo le line guide dell'Agenda 2030 e prevede quattro assi principali
Riduzione dei consumi, sviluppo delle energie da fonti rinnovabili, reti infrastrutturali e persone: sono i quattro assi nei quali si declina il nuovo Piano energetico ambientale regionale (Pear), approvato questa mattina dalla giunta regionale.
Si tratta del quarto Piano approvato dalla Regione Valle d’Aosta, evidenzia l’assessore allo sviluppo economico, formazione e lavoro, trasporti e mobilità sostenibile, Luigi Bertschy, dopo quelli del 1998, 2003 e 2014.
«Il nuovo Pear si inserisce in un momento importante per la pianificazione delle politiche energetiche – spiega Bertschy -, una sfida globale che necessita un approccio locale».
Il Piano energetico ambientale regionale dice ancora l’assessore «è uno strumento di pianificazione con una gittata fino al 2030, sulla base delle linee guida dell’Agenda 2030 che ognuno deve costruire sul proprio territorio adottando le politiche necessarie per contribuire alla riduzione del riscaldamento globale».
«Un obiettivo sfidante, ambizioso e trasversale» dice ancora Bertschy che ha la possibilità di incidere su altre leggi regionali.
Il nuovo Pear
Il nuovo Piano energetico ambientale si articola su quattro assi: riduzione dei consumi, maggiore utilizzo di energie da fonti rinnovabili, creazioni di reti infrastrutturali e persone.
«La riduzione dei consumi è senz’altro l’obiettivo più impattante e quello che incide maggiormente con l’asse delle persone – spiega l’assessore Bertschy -. Occorre ridurre l’utilizzo del trasporto privato incentivando, visto lo stato del trasporto pubblico, mezzi di trasporto alternativi».
Nella riduzione, o miglioramento, dei consumi rientra anche l’efficientamento del patrimonio immobiliare, pubblico e privato, e l’aumento dell’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili è strettamente connesso alla realizzazioni di reti e infrastrutture in un circuito locale.
«Fondamentale è il lavoro sulle persone – conclude Bertschy -. Serve il coinvolgimento più maturo di cittadini e imprese per una sfida di comunità».
Il Piano, dopo i 45 giorni di osservazione per la Valutazione ambientale strategica, sarà oggetto di ampio confronto politico in aula e di una presentazione specifica.
(erika david)