PNRR Aosta, il quartiere Cogne coinvolge i residenti nei cambiamenti del futuro
PNRR Aosta, il quartiere Cogne coinvolge i residenti nei cambiamenti del futuro.
La città si trasforma e l’amministrazione comunale non ha intenzione di comunicare tout court i cambiamenti che avverranno ma vuole rendere protagonisti i residenti.
Una comunicazione non semplice, che riguarda circa 1000 famiglie residenti al quartiere Cogne, quartiere che gli interventi previsti dal PinQua, il Programma Innovativo nazionale per la qualità dell’abitare cambieranno in modo significativo.
Stessa sorte toccherà al quartiere Dora, oggetto di un importante progetto di rigenerazione urbana articolato in quattro principali interventi.
Un paio di incontri interlocutori si sono già tenuti, coinvolgendo ciò che è già presente, il tavolo delle risorse, la parrocchia, la scuola e l’università.
Gli incontri si terranno nel mese di giugno e intorno al tavolo, siederanno anche dei soggetti ‘facilitatori’ che via via illustreranno il Programma.
Il commento del sindaco Nuti
Il sindaco di Aosta Gianni Nuti ha parlato «di un pezzo di città in trasformazione.
Al Piano di rigenerazione bisogna aggiungere un segmento che riguarda il paesaggio antropico e non i beni; se non cresce uno, non cresce neppure l’altro e il valore si perde».
Secondo il sindaco «bisogna trovare gli strumenti per coinvolgere, sensibilizzare e rendere partecipi i cittadini al cambiamento».
«Una buonissima occasione per legare il passato al futuro, recuperando le radici e guardando al futuro. Non parliamo solo di manufatti, ma di coscienze e di pensieri» conclude Nuti.
L’assessore all’Urbanistica Loris Sartore
«Gli interventi del PinQua riguardano spazi pubblici collettivi – commenta l’assessore all’Urbanistica Loris Sartore -.
Si interverrà su spazi fisici del quartiere ma gli interventi saranno anche di riqualificazione delle relazioni sociali.
Si romperà un po’ la monofunzionalità residenziale del quartiere, per sviluppare anche l’aspetto relazionale.
Per questa ragione abbiamo voluto coinvolgere associazioni e soggetti che già operano nel quartiere, compresa l’Università della Valle d’Aosta».
L’assessora alle Politiche Sociali Forcellati
«Noi abbiamo deciso che i cambiamenti importantissimi che riguardano il quartiere Cogne e il quartiere Dora li faremo con la popolazione, a contatto con la popolazione che chiede di esserci» – commenta l’assessora alle Politiche Sociali Titti Forcellati.
Da dove iniziare?
«Dall’esistente, secondo Forcellati, «dal tavolo delle risorse, presente in tutti e due i quartieri, dal volontariato, dalla scuola, dalla parrocchia, dagli operatori della co-progettazione.
I luoghi del quartiere sono luoghi di aggregazione ma anche luoghi dove si incontrano fragilità economiche, sociali e legate all’inclusione».
Si sono tenuti già due incontri, un primo per presentarsi e dire ‘cosa vogliamo fare’, l’altro per spiegare il progetto tecnico» continua l’assessora.
«Abbiamo un progetto approvato e finanziato e anche fondi comunali disponibili.
Non possiamo incidere sulla progettazione tecnica ma possiamo incidere il percorso. Se il percorso è condiviso, certe resistenze si aprono, il cambiamento avviene in modo più sereno.
L’assessora Forcellati ha parlato di sfida, «tra consapevolezza e preoccupazione» con l’obiettivo che gli abitanti del quartiere Cogne e del quartiere Dora accompagnino e condividano il cambiamento».
È intervenuto anche il presidente Arer Ivo Surroz: «per noi, soggetto attuatore è una bella sfida.
Il 50% del nostro patrimonio si trova al quartiere Cogne, un quartiere di utenti fragili».
Surroz ha segnalato le 1000 famiglie che abitano nel quartiere Cogne, circa 800 famiglie negli alloggi gestiti da Arer, «l’approccio a cuna comunicazione efficace è fondamentale».
Il presidente dell’Arer ha ricordato le scadenze molto rigide, gli interventi di efficientamento per esempio dovranno essere conclusi entro fine anno, «e c’è la necessità di far quadrare gli interventi in un puzzle di date, interventi ecc…
La sfida è aperta e entro il mese di agosto dovranno essere banditi tutti gli appalti degli interventi PinQua».
Nella foto in alto, da sinistra, Ivo Surroz, Loris Sartore, Gianni Nuti e Titti Forcellati.
(c.t.)
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