PEAR Valle d’Aosta: entro il 2030, -34% di emissioni di gas serra
PEAR Valle d’Aosta: entro il 2030, -34% di emissioni in atmosfera dei gas serra.
Il Piano energetico ambientale regionale si muove su quattro assi: riduzione dei consumi, aumento della produzione di energia da fonti rinnovabili, ammodernamento delle infrastrutture e sensibilizzazione dei cittadini.
L’assessore allo Sviluppo Economico Luigi Bertschy ha presentato questa mattina la sintesi del Piano energetico ambientale regionale 2030 alle Commissioni ‘Assetto del territorio’ e ‘Sviluppo economico’ in seduta congiunta.
I presidenti delle Commissioni
«Il PEAR è lo strumento di pianificazione energetica del territorio regionale – spiegano i presidenti delle Commissioni terza e quarta, Albert Chatrian (AV-VdAU) e Roberto Rosaire (UV) -. Il suo percorso di approvazione è molto articolato e questo Piano sarà il quarto dopo quelli del 1998, 2003 e 2014.
Questo PEAR, in coerenza con gli indirizzi strategici per una Valle d’Aosta Fossil Fuel Free, si propone di portarci entro il 2040 alla riduzione dell’85% delle emissioni in atmosfera dei gas serra».
PEAR: quattro assi di intervento
Sono previsti quattro assi di intervento: il primo inciderà sulla riduzione dei consumi, il secondo prevede l’aumento della produzione di energia da fonti rinnovabili.
Il terzo step prevede un ammodernamento di tutte le infrastrutture delle reti di distribuzione che è una condizione fondamentale per la transizione energetica, il quarto è rivolto ai cittadini e si prefigge di sensibilizzarli al fine di promuovere la consapevolezza del loro ruolo verso la transizione energetica.
Con la previsione del sistema attuale di riduzione l’andamento di emissioni di gas climalteranti porta a obiettivi assolutamente insufficienti: la sfida del nuovo PEAR sarà pertanto quella di raggiungere una riduzione intermedia del 34% entro il 2030, che porti verso l’obiettivo finale dell’85% al 2040».
Nella foto in alto, l’audizione dell’assessore allo Sviluppo Economico Luigi Bertschy, questa mattina innanzi ai commissari delle Commissioni ‘Assetto del territorio’ e ‘Sviluppo economico’.
(re.aostanews.it)
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