Aosta: Marché Vert Noël, bando deserto, ora è tutto da rifare e il tempo stringe
Nessun operatore ha presentato offerte per la gestione dell'edizione 2023 dei mercatini aostani scaduta lo scorso 30 giugno; ora scatta la corsa contro il tempo
Tutto da rifare per il Marché Vert Noël di Aosta, che ha visto andare deserto il bando per la gestione esterna e ora si trova con il fiato sul collo.
Gara deserta
L’appalto pubblico per la gestione del Marché Vert Noël, pubblicato lo scorso 22 maggio sul portale telematico Place VdA, non ha visto presentare alcuna offerta entro la scadenza del 30 giugno.
Di fronte a numerose manifestazioni di interesse, infatti, nessuno ha fatto pervenire buste per aggiudicarsi il bando con base d’asta di 654.688,00 euro (Iva esclusa) e criterio di aggiudicazione a offerta economicamente più vantaggiosa.
L’assessora: «Cercheremo alternative»
Incassa la bocciatura l’assessora alla Promozione turistica del Comune di Aosta, Alina Sapinet.
«In fase di sopralluogo c’era stato l’interesse di parecchi operatori, ma poi lo stesso non si è concretizzato nella presentazione di domande» spiega Alina Sapinet, che poi guarda subito al futuro.
«Non c’è tempo da perdere – ammette l’assessora -. Il Marché si farà, in ogni caso, e stiamo pensando a come muoverci; i tempi sono stretti, ma ce la faremo come gli anni passati».
Alla base del bando deserto, ci sarebbero state delle lamentele sulla scarsa remuneratività del bando.
Le strade, ora, sono due: un affido diretto della gestione, magari spacchettando il bando, oppure procedere, come gli anni passati, all’organizzazione diretta con l’aiuto di enti e Regione.
Forza Italia all’attacco
Appresa la notizia (anticipata da La Prima Linea), Forza Italia Aosta non ci sta e passa all’attacco.
«È l’ennesimo passo falso della giunta comunale – si legge sulle pagine Facebook del movimento -. Dopo avere voluto insistere sull’esternalizzazione dell’allestimento e della gestione delle prossime due edizioni del Marché Vert Noël, ha dovuto prendere atto della gara di appalto andata deserta».
Le proteste, da parte di tutte le minoranze, non erano mancate.
«A riguardo, noi di Forza Italia, già il 4 maggio scorso in consiglio comunale avevamo espresso tutte le nostre perplessità – conclude il movimento -. In merito, l’assessora Alina Sapinet aveva replicato con un imbarazzante (e imbarazzato) silenzio. Affidamento diretto e/o co-progettazione in vista»?
La Lega rincara la dose
Rincara la dose la Lega, che ricorda come le «non poche perplessità» sull’esternalizzazione si sono «evidentemente concretizzate – scrive il Carroccio in una nota -. Avevamo criticato in Consiglio la scelta di esternalizzare, assecondando il desiderio dell’assessora Sapinet, ma nessuno ha ascoltato i nostri avvertimenti».
La Lega ricorda che la mancata condivisione era legata al fatto di dare «in mano ai privati» il «fiore all’occhiello» degli eventi comunali, lasciando così in mano ai gestori la possibilità di «decidere chi poteva esporre i propri prodotti e chi no e, soprattutto, l’aumento notevole del prezzo dell’affitto degli chalets per gli espositori».
Ritenuta la scelta come la dimostrazione di «non essere in grado di gestire nulla senza altri», la Lega vede un’ulteriore «riprova dell’incapacità dell’attuale governo comunale di gestire qualsiasi cosa non sia l’ordinaria amministrazione, oltreché di ascoltare i suggerimenti che arrivano dal nostro gruppo – conclude il Carroccio -. Si è perso nuovamente tempo e denaro; ci auguriamo che il vero obiettivo non sia, come d’abitudine, procedere a un affidamento diretto o alla co-progettazione a qualche cooperativa amica, che sarebbero un ulteriore danno per un brand nato dalla professionalità di dirigenti e dipendenti comunali da quindici anni a questa parte».
(al.bi.)