Truffa: furto aggravato ai danni di un’anziana, individuati dai carabinieri, ma uno è irreperibile
La truffa del finto pacco, che ha fruttato 1.500 euro, è avvenuta ad Aosta lo scorso 9 febbraio
Truffa del “pacco” ad Aosta. Sono stati identificati i due autori di un furto aggravato ai danni di una persona anziana, avvenuto lo scorso 9 febbraio ad Aosta.
Uno di questi è stato condannato all’obbligo di dimora nella città di residenza, ma risulta irreperibile, l’altro è stato raggiunto dall’avviso di conclusione delle indagini.
L’operazione è stata condotta dai carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Gruppo di Aosta.
I fatti
La truffa, come detto, risale al 9 febbraio 2023 e vede come protagonisti due soggetti di origini campane di 44 anni.
I due, secondo quanto ricostruito dai carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Gruppo di Aosta, girovagavano per la città a bordo di un veicolo con targa straniera noleggiata in Francia.
Solo il 10 febbraio, però, il Comando della stazione di Aosta dei carabinieri ha ricevuto la denuncia di un’aostana di 91 anni che, il giorno precedente, passeggiando lungo il fiume Buthier, era stata avvicinata da uno sconosciuto.
L’uomo aveva finto di essere un amico del genero dell’anziana e aveva detto di dover consegnare un pacco per la figlia, simulando una telefonata proprio con il genero.
Il furto
Carpita la fiducia dell’anziana, uno dei due truffatori era riuscito a convincere l’aostana a salire sul veicolo Renault guidato dal complice.
I due avevano così accompagnato la donna nella propria abitazione, convincendola ad anticipare 600 euro per la consegna del pacco.
Il primo due malviventi, con il presunto pacco da consegnare, si era introdotto in casa dell’anziana e aveva fatto sparire la busta con 1.500 euro che la donna aveva tirato fuori da un cassetto e appoggiato sul letto.
Impossessatosi del denaro, l’uomo si era dileguato, lasciando appunto un pacco contenente tre orologi di scarso valore.
Le indagini
A quel punto sono cominciate le indagini del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Gruppo di Aosta che, grazie alle telecamere di sorveglianza, alla particolarità del modus operandi (per cui i due soggetti erano stati già denunciati) e alle articolate attività tecniche, con tanto di riscontri in Valle e in altre regioni, riuscivano a identificare i presunti autori del reato.
La sentenza
Si è quindi arrivati al 19 giugno, quando il Gip del tribunale di Aosta ha disposto nei confronti di uno dei due truffatori la misura cautelare dell’obbligo di dimora nella città di residenza per il reato di furto in abitazione pluri-aggravato in concorso in danno di persona in condizioni di minorata difesa.
Quest’ultimo a oggi non è stato ancora rintracciato, in quanto resosi irreperibile dopo aver commesso il reato.
Nei confronti dell’altro è stato notificato, invece, un avviso di conclusione delle indagini.
«Truffa: non dare fiducia agli estranei»
«Ricordiamo di non dare fiducia a persone estranee e non aprire la porta – spiegano i carabinieri aostani -. Gli appartenenti alle forze dell’ordine indossano uniformi ben riconoscibili e non chiedono denaro. In caso di dubbi o necessità, ricordiamo che i carabinieri sono a disposizione dei cittadini e sempre raggiungibili attraverso il numero unico di emergenza 112, da contattare senza preoccuparsi di disturbare».
(al.bi.)