Courmayeur apre alla trasformazione commerciale e residenziale degli ex hôtel Vittoria e Perrier
Il Consiglio comunale di Courmayeur ha approvato oggi una variante non sostanziale al piano con la possibilità di cambio di destinazione d'uso delle due aziende alberghiere chiuse da anni; fortemente contraria la minoranza: «questa non è una regolamentazione ma è un regalo che aprirà più problemi che altro»
Il tentativo dell’amministrazione comunale di Courmayeur di mettere mano alla spinosa questione di due strutture alberghiere in centro paese, chiuse da decenni e in situazione di degrado, non piace per nulla alla minoranza consiliare che, al termine della discussione, oggi pomeriggio, venerdì 21 luglio, in Consiglio comunale, boccia il provvedimento come «un regalo, una concessione ad hoc che aprirà più problemi che altro».
Al centro della discussione -con il sindaco Roberto Rota assente per un altro impegno istituzionale con il Comitato operativo per la viabilità regionale-, la variante non sostanziale al piano regolatore che modifica le norme tecniche di attuazione sulla destinazione d’uso di due aziende alberghiere non in attività.
La modifica
Due strutture che, sottolinea l’assessore alle opere pubbliche, Alberto Motta, «definiti elementi di degrado nel contesto urbano, alla vista di tutti già nel piano regolatore». Il testo attuale delle norme tecniche prevede la possibilità di trasformare parzialmente la destinazione d’uso a residenziale e commerciale mantenendo una percentuale di alberghiero, ma, sottolinea Motta «le cose non sono andate avanti».
«Negli incontri con i proprietari sono stati esposti progetti che prevedevano grossi aumenti di volumi ma in questi due contesti non sono accettabili – spiega ancora l’assessore – la variante, pur mantenendo la possibilità dell’esercizio di attività alberghiera, consente di trasformare il volume esistente in commerciale e residenziale in assenza di attività alberghiera».
Una sorta di compromesso a patto che sia mantenuto il volume esistente della struttura e che per il recupero dei due fabbricate siano effettuate opere complementari di interesse pubblico, regolate da una convenzione con il Comune, come spazi pedonali, aree verdi e parcheggi a uso pubblico il cui importo deve essere del 15% del costo totale dell’operazione e con vincolo trentennale sul mantenimento della volumetria oggetto di recupero.
Le due strutture interessate sono l’ex Hôtel Vittoria, all’ingresso del paese e l’ex Meublé Perrier, in via Roma, di fronte al Grand Hôtel Royal e Golf.
La modifica è passata al vaglio della commissione che ha fatto alcune osservazioni, in parte accolte e in parte, essendo un parere obbligatorio ma non vincolante, respinte.
La minoranza: «non una regolamentazione ma un regalo»
Stefano Miserocchi, capogruppo di minoranza per Esprit Courmayeur, boccia nettamente il provvedimento all’ordine del giorno, «una variante non sostanziale, ma estremamente sostanziosa».
«Un atto politico fortissimo sul territorio» incalza Miserocchi «dal punto di vista politico siamo estremamente critici perché con due interventi ad hoc non viene delineato nessun principio generale che potrebbe essere applicato a tutte le casistiche».
«Questa è concessione puntuale – insiste – ed estremamente iniqua per tutta la comunità di albergatori, che vi si ritorcerà contro».
Miserocchi termina il lungo intervento chiedendo «di non votare» questa modifica «come segnale di correttezza a tutta la comunità, in particolare nei confronti di tutti gli operatori di attività turistico ricettive».
«Respingere questa variante darà sicuramente maggior potere all’amministrazione comunale in fase di accordo con le varie proprietà future. Non è un precedente sano per un comune a vocazione turistica come Courmayeur! Questo non è un intervento organico e strutturale di pianificazione territoriale, non è una regolamentazione ma è un regalo (sotto le spoglie di una variante di piano non sostanziale che invece ha ripercussioni più che sostanziose!) che aprirà più problemi che altro».
Altri dettagli sul numero di Gazzetta Matin di lunedì 24 luglio
(erika david)