Istituto Storico della Resistenza, per l’assessore Guichardaz «un inutile polverone»
L'assessore ai Beni e alle Attività Culturali Jean-Pierre Guichardaz replica al j'accuse di Area Democratica
Istituto Storico della Resistenza, per l’assessore Guichardaz «un inutile polverone».
«Un altro comunicato contro, nel marasma delle critiche quotidiane, mi sarà sfuggito.
Anzichè prendersela con la Destra se la prendono con il PD, è ormai abitudine».
Usa l’ironia l’assessore al Turismo Jean-Pierre Guichardaz per replicare al j’accuse di Area Democratica.
Nuove regole, ma quale autonomia
«Non capisco, l’assessore cerca di mettere delle regole e viene tacciato di attaccare l’autonomia, chissà quale poi.
La questione dei distacchi ha delle regole; ogni associazione, ente o struttura che ha del personale distaccato è stata informata sulla necessità di presentare un progetto che giustifichi il distacco e che mantenga un collegamento con il mondo della scuola» spiega Guichardaz.
Prosegue: «è stato infatti chiesto di rispondere, confermando o meno e motivando la necessità del distacco.
Tutti coloro che hanno personale distaccato hanno risposto, eccetto l’Istituto Storico della Resistenza che ha presentato due resoconti di quanto fatto delle due persone distaccate (il professor André Desandré e la professoressa Vilma Villot, ndr)» puntualizza l’assessore Guichardaz.
Fa rilevare quella che ritiene un’anomalia l’assessore Guichardaz: per i due distaccati all’Istituto Storico della Resistenza, la richiesta è arrivata dagli stessi distaccati e non attraverso una eventuale proposta dell’ente.
Un distacco mantenuto
«Non c’è stata una specifica richiesta del presidente Binel, pur avendo presentato un progetto che abbiamo ritenuto valido; quindi abbiamo deciso di mantenere uno dei due distacchi, quello del professor Desandré, vista la sua intensa attività di ricerca e la maggiore progettualità nelle scuole e visti anche gli appuntamenti in vista dell’80º anniversario della Resistenza e della Liberazione».
Non ci vedo niente di sbagliato, vedo il tentativo di riordinare modalità che hanno bisogno di regole, chi ci vede malizia è perchè vuole vederla.
Quando al distacco autorizzato dalla presidenza della Regione per Villot non vedo il problema, non è certo la prima volta.
Credo che le regole servano anche a tutela delle stesse persone che non ottengono il distacco per grazia ricevuto ma hanno titoli, competenze e producono valore aggiunto per il mondo della scuola e della cultura. Quello di Area Democratica è un inutile polverone».
(c.t.)