Istituto Storico della Resistenza, AD contro l’assessore: «autonomia in pericolo»
Corrado Binel presidente dell'Istituto, Renzo Testolin, presidente della Regione e Vilma Villot direttrice dell'Istituto storico della Resistenza
ATTUALITA'
di Cinzia Timpano  
il 08/08/2023

Istituto Storico della Resistenza, AD contro l’assessore: «autonomia in pericolo»

Area Democratica contesta aspramente l'assessore ai Beni e alle Attività Culturali Jean-Pierre Guichardaz. La preoccupazione del sindacato Savt

Istituto Storico della Resistenza, AD contro l’assessore: «autonomia in pericolo».

Acque agitate all’Istituto Storico della Resistenza e della Società Contemporanea in Valle d’Aosta.

Si parla addirittura di 9 consiglieri pronti alle dimissioni, così come riportano questa mattina le pagine locali del quotidiano La Stampa.

Il mancato distacco accordato a Vilma Villot

Al centro della querelle il mancato distacco accordato all’attuale direttrice Vilma Villot, accordato invece allo storico André Desandré.

Villot dovrebbe comunque ottenere il distacco per lavorare alle celebrazioni per l’80º anniversario della Resistenza, oggetto di una recente legge, incaricata dalla Presidenza della Regione.

Il contributo non ancora arrivato

Nel mirino anche il mancato contributo all’Istituto, previsto per legge che l’anno 2023 – nonostante siamo già ad agosto – non è ancora stato erogato.

Le accuse di Area Democratica

Accuse al vetriolo da Area Democratica che attraverso una nota accusa l’assessore Guichardaz «di minare l’autonomia dell’Istituto Storico e di abbandonare i valori progressisti e la cultura dell’autonomismo di sinistra».

«A pochi giorni dall’approvazione della legge dedicata alle celebrazioni dell’80° anniversario della Resistenza, della Liberazione e dell’Autonomia, in un momento storico particolare dove i revisionismi, espliciti o sottintesi, trovano terreno fertile approfittando di alcune strutturali carenze di cultura democratica, è inaccettabile mettere a rischio i distacchi dell’Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea in Valle d’Aosta» scrive in una nota Area Democratica – Gauche Autonomiste.

«Su questo tema ci siamo già battuti in passato perché non è tagliando risorse alla ricerca e alla divulgazione della cultura che possiamo vincere l’ignoranza che è la matrice del neofascismo».

Questioni tecniche non accettabili

Prosegue il j’accuse di AD: «non è la prima volta che l’assessore del PD Jean-Pierre Guichardaz si nasconde dietro a questione “tecniche”, per giustificare scelte sbagliate: anni fa i tecnicismi hanno portato all’eliminazione del bon chauffage e oggi al “rischio” di un taglio del distacco alla Direzione dell’Istituto storico.

Non si capisce poi perché un distacco non autorizzato dalla Sovraintendenza agli Studi debba poi passare, sotto altra forma che non ci risulta essere mai stata utilizzata in passato, alla Presidenza della Regione.

Ciò che appare grave e inaccettabile, al di là dei distinguo politici, è il tentativo per nulla tecnico di limitare l’autonomia di questo fondamentale ente di ricerca e divulgazione.
Ancora una volta, purtroppo, il PD valdostano dimostra l’abbandono dei valori progressisti e della cultura dell’autonomismo di sinistra» conclude la nota di Area Democratica.

La preoccupazione del Savt

Sull’ipotesi di dimissioni in blocco, per il mancato rinnovo di un distacco, la Segreteria Confederale del Savt «esprime forte preoccupazione e disagio per quanto sta accadendo».

«L’Istituto Storico della Resistenza costituisce un enorme valore per la comunità valdostana e svolge una funzione essenziale da un punto di vista storico-scientifico e culturale» scrive il Savt in una nota.
«Privarlo di uno dei due insegnanti finora in distacco significa intaccarne l’organigramma già ridotto ai minimi termini e rischia di pregiudicarne la funzionalità e l’efficienza. Per queste ragioni, auspichiamo un riesame della decisione assunta dall’assessorato competente in materia di Istruzione» conclude la segreteria del Savt.

(re.aostanews.it)

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