Cucina italiana eccellente: il gusto valdostano vola a San Paolo del Brasile
Chef Christian Turra e chef Paolo Bertholier protagonisti alla 12ª Settimana della cucina regionale italiana con un menu valdostano offerto al Simone Ristorante e cooking class nelle scuola gastronomiche professionali nella regione di San Paolo
Cucina italiana eccellente: il gusto valdostano vola a San Paolo del Brasile.
9500 km perchè anche oltre oceano si possano apprezzare la toma d’alpeggio, il lard d’Arnad, la mocetta, la fontina e altre eccellenze della tradizione valdostana.
Ma anche l’occasione per eventi, degustazioni, masterclass e workshop organizzati dall’Accademia Italiana della Cucina di San Paolo e l’Italian Culinary Institute for foreigners.
La 12ª Settimana della cucina regionale italiana
Anche quest’anno, il talentuoso e giovane chef di Valtournenche Christian Turra rappresenterà la Valle d’Aosta alla 12ª Settimana della cucina regionale italiana che si tiene a San Paolo del Brasile e che si aprirà domenica 22 ottobre, alla presenza dei 20 chef che rappresentano le regioni del bel Paese e dei 20 colleghi brasiliani.
Chef Paolo Bertholier tra i masterchef italiani
Chef Paolo Bertholier terrà cooking class nelle scuole di gastronomia della regione di San Paolo
Con lui, chef Paolo Bertholier, uno dei tre masterchef che terranno delle cooking class nelle scuole gastronomiche professionali della regione di San Paolo.
«L’evento promuove la cucina e i prodotti del territorio, patrimonio di ogni regione d’Italia – spiega chef Turra -.
Io sarò ospite al Simone Ristorante di Simone Paratella, che per tanti anni è stato il braccio destro di Gordon Ramsay (il noto chef e imprenditore britannico, protagonista in tv di trasmissioni cult quali Masterchef UK, Hell’s Kitchen, Cucine da incubo, Hôtel da incubo e altre ancora).
Nella settimana da lunedì 23 a domenica 29 ottobre, il menu valdostano che porterò sarà affiancato a quello proposto dal ristorante».
Un container di prodotti valdostani
«Alcuni prodotti sono già stati spediti a Roma da dove, in un container refrigerato, raggiungeranno San Paolo – precisa chef Turra -.
Altri li porterò con me giovedì 19 ottobre, giorno della partenza, i vini ad esempio».
Il menu Valle d’Aosta
Il menu Valle d’Aosta proporrà crespella ai porcini e toma d’alpeggio e timballo di verza, patate e lardo d’Arnad con emulsioni al Bleu d’Aoste ma anche tagliolino bicolore mantecato con burro nocciola, mocetta e sedano oppure risotto alla zucca, salvia e Fontina.
Tra i secondi piatti, guancia al Gamay, polenta e cipolla soave oppure trota marinata ai profumi di montagna, asparago, cavolo nero e patata ricostruita.
La scelta tra i dessert sarà tra semifreddo al mirtillo, croccante alle mandorle, cioccolato fondente e zabaione di genepy oppure panna cotta alle noci, miele di castagno e lavanda.
Prima di rientrare, domenica 29 ottobre, è in programma un evento speciale che, attraverso il Consolato italiano ha anche un risvolto benefico: si tratta della cena servita alla mensa dove mangiavano i primi immigrati italiani che oggi è gestita da un ente, l’Arsenale della Speranza, con sede a Torino che tutte le sere offre la cena a un migliaio di senza tetto.
La nuova avventura a Le Gourmand con Jennifer
Giusto il tempo di smaltire l’esperienza in Sud America e per chef Turra si prospetta una nuova avventura: dal primo dicembre, insieme alla compagna Jennifer Di Sante, sarà alla guida del ristorante Le Gourmand a Maen.
«Sperimenteremo il binomio Valle d’Aosta e Abruzzo, terra d’origine della mia compagna che si occuperà della sala, esaltando in cucina i prodotti valdostani e abbruzzesi accuratamente e personalmente selezionati e abbinando arte e cucina grazie alle fotografie scattate da Jennifer».
Nella foto in alto, chef Christian Turra.
(c.t.)