Amis des reines: una sede di proprietà e il pranzo di fine stagione, arrivederci alla primavera 2024
Domenica di festa per gli allevatori che hanno partecipato alla 66ª finale regionale
Amis des reines: una sede di proprietà e il pranzo di fine stagione, arrivederci alla primavera 2024.
Una domenica da ricordare per l’Association Amis des Reines, per concludere la lunga e impegnativa stagione dei combats e per festeggiare la nuova sede.
La nuova sede
Da destra, Roberto Bonin, Marco Carrel, Nicoletta Spelgatti e Luigino Collé
«La nuova sede è un orgoglio – ha detto Roberto Bonin, presidente dell’associazione-. Siamo stati in affitto in questo locale per 20 anni e quando abbiamo avuto la possibilità e l’occasione di comprare l’abbiamo colta.
Pensiamo che sia qualcosa di bello e positivo che lasceremo in eredità a chi viene dopo di noi e speriamo che venga considerata la sede di tutti gli allevatori».
Una stagione da incorniciare
Bonin si è detto entusiasta anche per l’annata appena conclusa: «Siamo molto soddisfatti della stagione.
Il livello delle bovine, come sappiamo da diversi anni, è sempre più alto.
Durante tutte le fasi eliminatorie e in particolare i giorni della finale regionale abbiamo avuto una partecipazione altissima e possiamo dire che è stato uno spettacolo a tutto tondo.
Siamo soddisfatti anche dell’approvazione di alcune modifiche che stiamo apportando.
La nostra associazione è nata 66 anni fa e dobbiamo metterci al passo con i tempi per tante cose e penso che lo stiamo facendo correttamente».
Premi e sculture per gli allevatori
Il trofeo a Gildo Bonin e alla sua famiglia: è l’allevatore che ha qualificato per la finale il maggior numero di bovine
Per l’occasione sono stati assegnati i premi agli allevatori che hanno partecipato alla 66ª edizione della finale regionale delle batailles des reines.
Oltre 100 i premiati con bottiglie di vino, sculture delle bovine, cornici a immortalare la vittoria.
Il clima della giornata è positivo anche se c’è un po’ di rammarico fra chi ha sfiorato la vittoria.
I commenti degli allevatori
Il team dei rabatteurs
«Aiuto mio papà in stalla e abbiamo una decina di bovine da latte – ha spiegato Ives Vial, allevatore di Saint-Barthélémy-.
Una mucca si è qualificata per la finale ma purtroppo non è riuscita a vincere. È stata comunque una bella soddisfazione».
Contento anche André Muin, allevatore di Quart: «Sono sempre stato appassionato di mucche e lavoro in stalla insieme a mio papà – racconta -.
Abbiamo una ventina di mucche e durante l’estate le abbiamo fatte salire quasi tutte in alpeggio.
Tre sono rimaste in stalla e le ho portate a battere, purtroppo con due non è andata bene ma ne ho qualificata solo una».
Christian Rial è paziente e sa aspettare: «Ho circa 40 mucche a Gressoney-La-Trinité e questa stagione è andata bene.
Durante l’estate tutte le bovine sono salite in alpeggio a Sant’Anna e purtroppo non ne ho portata nessuna a combattere: erano tutte giovani, sarà per il prossimo anno» esclama.
Gli allevatori che si sono distinti al combat de l’Espace Mont-Blanc
Silvio Yeuillaz, allevatore di Saint-Marcel, è contento: «Faccio questo lavoro da numerosi anni e con la bataille ho avuto diverse soddisfazioni, manca solo la vittoria regionale come ciliegina sulla torta».
L’Arev ha premiato le bovine più lattifere
(giulia calisti)
I partecipanti all’interregionale