Dal tuffo maledetto e la paralisi alla laurea con standing ovation, il messaggio di Leonardo Lotto: lottate per la libertà, quella che io non ho più
Commozione e applausi per il discorso del ragazzo di Aosta durante la consegna del diploma del Master in International management al Cems di Londra
Il discorso di Leonardo Lotto sta facendo il giro del mondo. L’aostano di 24 anni che l’estate scorsa è rimasto paralizzato a causa di un un incidente in Australia – un tuffo maledetto – ha commosso tutti, dai colleghi studenti che come lui hanno ritirato ieri, 11 dicembre, il diploma del Master in International management durante la Graduation Cerimony 2023 del Cems, ai professori che si asciugano le lacrime, fino a mamma e papà seduti in platea e ai quali Leonardo si è rivolto per primo.
“Mi date ogni giorno forza e coraggio, siete i miei supereroi”, ha detto Leonardo con gli occhi lucidi.
Nel discorso di Leonardo tanti ringraziamenti e un finale che fa riflettere; applausi scroscianti. Leonardo ringrazia uno a uno i suoi amici che non l’hanno mai lasciato solo dopo l’incidente in Australia che lo costringe su una sedia a rotelle. “Voi siete la mia salvezza – ha detto -. Non smetterò mai di ringraziare chi mi ha tirato fuori dall’acqua quando già non respiravo più”.
Nel discorso di Leonardo non c’è rabbia, mai recriminazione nei confronti di un destino crudele, mai retorica, ma profonda e sincera gratitudine per chi lo sta aiutando nella sua battaglia, per chi ha organizzato raccolte fondi, da gare podistiche alla piattaforma GoFundMe per cure che costano parecchio.
Il discorso ai colleghi
A Londra una concentrazione di “cervelloni” da tutto il mondo, perché il Cems è un concentrato delle migliori business school mondiali -. A loro si rivolge Leonardo. “Voi siete le menti migliori, gli studenti migliori, i migliori manager del mondo. Voi avete una cosa così speciale e non così scontata di questi tempi: si chiama empatia. E questa consapevolezza mi rende ottimista sull’impatto positivo che avrete. So che sarete in grado di rendere il mondo migliore”.
Il finale del discorso è di quelli che fa riflettere, fa venire un groppo in gola, è una lezione coinvolgente sulla libertà che si consegna a una standing ovation. “Coloro che mi conoscevano già prima (prima dell’incidente, ndr) sanno quanto fosse importante per me la libertà. Ora che l’ho persa insieme a indipendenza e autonomia, capisco ancora di più quanto sia importante la libertà. La libertà è un valore assoluto e non è gratis. Dobbiamo lottare per la nostra libertà e per quella degli altri. Se siamo liberi oggi è perché qualcuno ha lottato per noi e ci ha resi liberi. Quindi, per favore, non dimenticate di lottare per la vostra libertà, siate più liberi che potete”.
(l.m.)