Contributi aggiuntivi per il risanamento della finanza pubblica: la Regione si rivolge alla Corte Costituzionale
Lo Stato chiede ai comuni valdostani 573 mila euro: la Valle d'Aosta presenta ricorso alla Consulta
Quei 573 mila euro che lo Stato chiede ai comuni valdostani come contributi aggiuntivi per il risanamento della finanza pubblica finiranno davanti alla Corte Costituzionale. La Regione, infatti, ha deciso di impugnare la norma davanti alla Consulta.
Contributi aggiuntivi per il risanamento dei conti: si va alla Corte Costituzionale
L’oggetto del contendere è una legge del 2020 e, in particolare, un Dpcm del 4 ottobre 2023. Tale disposizione prevede, per la Valle d’Aosta, un contributo di 573 mila euro nel triennio 2023/2025.
Secondo la Giunta Regionale, che ha affidato l’incarico all’avvocato Giovanni Guzzetta del foro di Roma, la norma sia lesiva «in quanto prevede un contributo aggiuntivo per il risanamento della finanza pubblica, posto direttamente a carico dei Comuni valdostani, determinato dallo Stato separatamente dal contributo previsto a carico della Regione e la cui determinazione avviene in violazione del metodo pattizio ordinariamente previsto».
Sempre per il governo rossonero, «il contributo aggiuntivo al risanamento della finanza pubblica è stato disposto unilateralmente; mediante una previsione legislativa che accomuna i Comuni valdostani ai restanti Comuni della Repubblica».
(t.p.)