Ferrovia, Italia viva: «sull’elettrificazione dell’Aosta-Ivrea avanti tutta»
No ai vettori a idrogeno, piuttosto chiedere conto a Rfi perché i cantieri non sono ancora stati avviati
Ferrovia, Italia viva: «sull’elettrificazione dell’Aosta-Ivrea avanti tutta». Per il partito di Renzi «è indispensabile per la crescita economica e sociale della Valle d’Aosta.
Iv punta il dito sulle perplessità sollevate dalla Lega Vallée d’Aoste.
La disanima
«In primo luogo qualunque scelta alternativa come l’idrogeno comporterebbe una disomogeneità nella tratta sino a Torino, che è elettrificata, con il rischio di dover cambiare a Ivrea. In secondo luogo rispetto al bimodale (un treno alimentato sia a disel che elettrico) l’elettrico non ha emissioni nocive nel tragitto».
Cita l’esperienza tedesca RMV di 27 treni ad idrogeno che «è stato un vero fallimento. Ne sono stati consegnati solo 6 per difficoltà di costruzione, hanno avuto numerosi guasti e stanno ritornando ai bimodali».
Dell’idrogeno dice «l’idrogeno – che spesso non è prodotto in modo green – ha una bassa efficienza, un alto consumo energetico, un costo elevato, una difficoltà di rifornimento e una bassa autonomia dei treni».
Italia viva Valle d’Aosta sottolinea «la strumentalità di tali prese di posizione, espressione di chiusura strutturale, economica e sociale che è la causa dell’indebolimento della nostra comunità. Con l’elettrificazione si potrà avere un servizio più efficiente e meno inquinante e sarà possibile vedere sviluppi molto importanti come il trasporto merci per l’industria e per il legname o l’utilizzo della tratta adiacente ad Aosta con un servizio metropolitano».
Iv manifesta la preoccupazione poiché «a due mesi dalla chiusura del servizio non sono ancora stati avviati i cantieri, che dovrebbero essere attivati con maggiore tempestività. Italia Viva Valle d’Aosta chiede al governo regionale e al nostro deputato di richiamare Rfi al rispetto degli impegni verso la nostra ferrovia».
(reaostanews.it)