Lega VdA: in una legge tre misure per contrastare lo spopolamento
di Danila Chenal  
il 15/03/2024

Lega VdA: in una legge tre misure per contrastare lo spopolamento

Lega VdA: in una legge tre misure per contrastare lo spopolamento. La Lega Vallée d’Aosta ha depositato nella mattinata di oggi, venerdì 15 marzo, all’Ufficio di presidenza del Consiglio la proposta di legge ”Misure urgenti per contrastare lo spopolamento nei piccoli comuni di montagna”.

Le misure prevedono un assegno di natalità – Chèque valdôtain -, un incentivo per i nuovi residenti – Chèque Montagnard – e l’esenzione dall’addizionale regionale all’imposta sul reddito delle persone fisiche.

La presentazione

Nel presentare il testo in conferenza stampa il capogruppo leghista in Consiglio Andrea Manfrin ha ricordato che «lo spopolamento è uno dei temi sui quali la Lega si è concentrata fino dall’inizio della legislatura» e che «la legge va nel solco di garantire il futuro dei piccoli comuni delle Terre alte». L’ideatore della normativa, il vicecapogruppo Erik Lavy, ha precistao che «è una proposta di legge unica nel suo genere, la prima presentata in Valle d’Aosta. È una legge concreta che va a dare una risposta a un problema drammatico. Servono misure urgenti e forti che facciano invertire la tendenza».

Per la segretaria della Lega Marialice Boldi «la legge va incontro ai piccoli comuni di montagna e speriamo sia accolta favorevolmente dalla politica ma soprattutto dai valdostani».

I contenuti

La legge è rivolta ai piccoli comuni di montagna non turistici con una popolazione inferiore a 800 abitanti al 31 dicembre 2023 e che si trovano a un’altezza al di sopra dei 650 metri. L’assegno di natalità è corrsiposto per 12 mesi fino a un massimo di 5.000 euro. Possono beneficiarne i genitori con un reddito complessivo di 50.000 euro. L’obbligo di residenza è fissato in 10 anni. La legge è finanziata con 650mila euro per il 2024, 850.000 per il 2025 e 1.050.000 per il 2026.

Il contributo per i nuovi residenti è di 5.000 euro all’anno con il vincolo di 10 anni di residenza. L’assegno verrà erogato anche a cittadini di uno Stato membro dell’Europa dell’area francofona e germanofona. Possono beneficiarne i percettori di un reddito fino a 50.000 euro. Il contributo è raddoppiato qualora il nucleo familiare richiedente avvii nel piccolo comune di montagna un’attività imprenditoriale.

La legge è finanziata con 650mila euro per il 2024, 850.000 per il 2025 e 1.050.000 per il 2026. La terza misura prevede l’esenzione dal pagamento dell’addizionale Irpef fino ai 50 mila euro di reddito. L’addizionale non sarà corrisposta per le annualità 2024-25-26. La minore entrata stimata sul bilancio regionale è determinata in 1.600.000 euro per il 2024;  1.700.000 per il 2025;  2.100.000 per il 2026.

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