80 anni di Coldiretti: firme on line contro i cibi italiani fake
Nella Capitale, Coldiretti Valle d'Aosta ha celebrato gli 80 anni dalla fondazione, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha definito l'agricoltura «un veicolo di pace»
80 anni di Coldiretti: firme on line contro i cibi italiani fake.
Buon compleanno Coldiretti!
80 anni dalla fondazione di Coldiretti
Il Teatro Eliseo di Roma ha ospitato martedì scorso l’evento che, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha celebrato gli 80 anni dalla fondazione di Coldiretti.
Era presente una delegazione di Coldiretti Valle d’Aosta guidata dalla presidente Alessia Gontier e dal direttore Elio Gasco.
«Una giornata importante per celebrare la nascita di Coldiretti e la sua evoluzione.
Dalle idee e dai progetti visionari di Paolo Bonomi nel 1944 volti a dare dignità, diritti, riconoscimento economico e terra ai contadini, coltivatori diretti e mezzadri, fino a oggi: una storia che continua a fianco delle imprese agricoli e dei consumatori italiani» hanno commentato Gontier e Gasco.
Nella nostra regione, Coldiretti è nata il 15 marzo 1946.
Nella capitale, erano presenti il presidente nazionale di Coldiretti Ettore Prandini e il segretario generale Vincenzo Gesmundo, oltre al ministro dell’Agricoltura , sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida.
Mattarella: «Agricoltura, veicolo di pace»
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricordato la genesi e la storia di Coldiretti, ponendo l’accento sul ruolo dell’agricoltura negli equilibri internazionali, definendola «veicolo di pace».
Raccolta firma per l’etichetta trasparente sui cibi
Dal Teatro Eliseo, martedì scorso, è partite la raccolta digitale delle firme per una legge di iniziativa popolare che porti l’Europa a cambiare strada sulla trasparenza di quanto portiamo in tavola, con l’obbligo dell’etichetta d’origine a livello europeo su tutti gli alimenti in commercio.
Obiettivo un milione di firme
Obiettivo, un milione di firme per dire basta ai cibi importati e spacciati per italiani e difendere la salute dei cittadini e il reddito degli agricoltori.
«A oggi, abbiamo raccolto firme ai banchetti dei mercati di Campagna Amica e in tutte le nostre sedi territoriali e abbiamo raggiunto un numero complessivo in tutta Italia di 300 mila firme – spiegano Gontier e Gasco -.
L’impegno prosegue sul web, con la possibilità di sottoscrivere la petizione on line».
Un modo per mettere fine all’inganno dei prodotti stranieri spacciati come made in Italy, grazie alla norma del codice doganale sull’origine dei cibi che consente di fregiarsi della denominazione di prodotto italiano, grazie a trasformazioni anche minime che avvengono nel nostro territorio.
Come firmare contro i cibi italiani fake
Per firmare la raccolta firme, collegarsi all’indirizzo qui sotto e, dal menu a tendina in giallo, a sinistra della pagina, selezionare il proprio Paese; si potrà scegliere se compilare il modulo con i propri dati e documento d’identità o accedere direttamente con lo Spid.
Per firmare: https://eci.ec.europa.eu/049/public/#/screen/home
(re.aostanews.it)