Ad Aosta, 24 donne brillano in passerella: è la sfilata per la vita

Ad Aosta, 24 donne brillano in passerella: è la sfilata per la vita.

L’area Megalitica di Aosta si è trasformata in passerella ieri sera, domenica 13 ottobre per  “Vivi, lotta, brilla: una sfilata per la vita”. Una sfilata per celebrare la giornata di prevenzione del tumore al seno metastatico.

Protagoniste della serata 24 donne, 12 che hanno affrontato o affrontano quotidianamente la sfida del tumore e 12 del personale medico-sanitario dell’ospedale Parini di Aosta.

Bellezza, moda e solidarietà

Fabio Porliod e Barbara Biasia Gex

«Questa serata  è dedicata alla bellezza, alla moda e alla solidarietà – ha esordito Consuelo Nava, presentatrice dell’evento-.
Non è facile parlare di tumore senza rischiare di pensare di cadere nell’immagine del buio.
Questa sera vogliamo accendere una luce accecante sulle donne che sfileranno e su questo tema che merita l’attenzione di tutta la comunità175.

L’evento, infatti, è stato realizzato proprio domenica 13 in occasione della celebrazione della Giornata di prevenzione del tumore al seno metastatico ed è stato organizzato dalle Associazioni Barbara&Co e Noi Ci Siamo in collaborazione con lo stilista Fabio Porliod.

Una passerella come metafora

La sfilata è aperta sulle note dell’inedito Black Swan  (cigno nero) di Neja, ispirato al vestito della conduttrice.

Il cigno nero rappresenta la forza e l’energia di un cambiamento improvviso e inaspettato che bisogna affrontare a testa alta, come fanno quotidianamente le protagoniste della serata.

La sfilata è una metafora della vita: un passo dopo l’altro, così si percorre il cammino della vita ed è così che si va avanti – ha proseguito Consuelo Nava-. La bellezza, la leggerezza, la luce e la resistenza possono coesistere anche nei momenti di difficoltà. Anzi, spesso sono la chiave di lettura di questi e ogni passo porta con sé un messaggio di forza, di rinascita e di solidarietà.
Non buio, ma luce: una luce forte come i riflettori puntati sulla passerella».

La collezione Étoile: bianco, nero, viola e verde

È su queste parole che le 24 protagoniste della serata hanno iniziato a sfilare per presentare la nuova collezione dello stilista valdostano Fabio Porliod,  Étoile.

24 abiti realizzati su misura con un solo obiettivo: far brillare e far rendere al massimo le protagoniste della serata.

La collezione si è sviluppata intorno a 4 colori: bianco, nero viola e verde.

Il bianco, luminoso e puro, è speranza e nuovi inizi.

Il nero, profondo e avvolgente, è lotta e resilienza.

Il verde è simbolo di vita e rinascita e porta con sé la promessa di nuovi inizi.

Il viola, regale e profondo, racconta di sogni e desideri.

Insieme, questi quattro colori esaltano luci e ombre, in un vero e proprio viaggio alla ricerca dell’unicità, della bellezza, dell’identità ritrovata in ogni donna.

Anche i materiali non sono casuali: seta, organza, taffetà, raso, paillettes e viscosa hanno avvolto con grazia i corpi delle modelle, facendole brillare per tutta la serata.

Emozioni, soddisfazioni e lacrime

Tra le parole di ringraziamento non manca l’emozione: «L’evento è stato fantastico le persone hanno risposto positivamente -ha commentato Fabio Porliod-. Vedere le ragazze che sfilavano e avevano le lacrime agli occhi è stato molto gratificante ed era tutto quello che mi serviva».

Pienamente soddisfatta anche Barbara Biasia, presidentessa di Barbara&Co e referente regionale di Noi Ci Siamo: «Questa serata è andata benissimo: noi ragazze ci siamo sentite bellissime. Siamo state modelle per una sera e grazie a Fabio siamo riuscite a brillare».

Con questa serata, gli organizzatori hanno voluto valorizzare la donna nei suoi momenti più difficili, dimostrando che i piccoli gesti possono essere la base della forza per affrontare le sfide della vita.

Per sostenerli si può effettuare una donazione al link: https://4fund.com/it/9w4gjb?

La sfilata a Saint-Vincent

L’iniziativa sarà riproposta domenica 10 novembre al Grand Hôtel Billia di Saint-Vincent.
Per l’occasione, sarà anche presentato il calendario.

(giulia calisti)