Neo mamme obbligate a dimettersi: negli ultimi 4 mesi è successo a 58 valdostane
Lo ha denunciato la Consigliera di parità Katya Foletto, presentando il progetto 'Dalla maternità alla genitorialità condivisa' per conoscere i propri diritti ma anche per promuovere la cura condivisa dei figli
Neo mamme obbligate a dimettersi: negli ultimi 4 mesi è successo a 58 valdostane.
92 lavoratrici dimesse tra giugno e settembre
Sono 92 le lavoratrici che da giugno a settembre 2024 si sono dimesse.
In 58 casi, la motivazione è stata l’impossibilità di conciliare la vita familiare e genitoriale con il lavoro.
«Carenza di una rete familiare di sostegno, ma anche mancato accoglimento al nido o rifiuto del part time sono le motivazioni per le quali le neo mamme sono costrette a lasciare il lavoro» precisa la Consigliera di parità Katya Foletto.
I 36 casi di dimissioni al maschile sono invece tutti, tranne un caso, motivati dal cambio azienda.
Dalla maternità alla genitorialità condivisa
Lo ha detto la Consigliera di parità Katya Foletto nell’incontro organizzato oggi pomeriggio per promuovere ‘Dalla maternità alla genitorialità condivisa’, un progetto di promozione della conoscenza dei diritti dei genitori, nato dall’accordo della Consigliera di parità con i sindacati Cgil, Cisl, Uil e Savt.
«La brochure parla dei diritti dei genitori (astensione obbligatorio, congedo di paternità obbligatorio, congedo parentale) ma anche dell’assegno di maternità dello Stato, dell’assegno unico universale e del bonus nido, ma include anche le lavoratrici autonome e le libere professioniste – puntualizza Foletto.
Incontri sul territorio per parlare di diritti e non solo
«Conciliare genitorialità e lavoro è una sfida che può diventare una grande opportunità – spiega Foletto annunciando una serie di incontri sul territorio che promuoveranno un nuovo concetto di genitorialità e che insisteranno sul concetto di cura condivisa perchè la genitorialità non è un problema delle donne, è una questione culturale che riguarda tutta la società e il mondo del lavoro».
Il primo incontro si terrà al Centro per le famiglie venerdì 29 novembre; seguiranno un incontro in biblioteca a Morgex giovedì 12 dicembre, ad Aymavilles lunedì 27 gennaio e in biblioteca regionale, ad Aosta, mercoledì 19 febbraio.
Cgil VdA: la maternità frena la crescita lavorativa delle madri
«Lo registriamo quotidianamente – ha detto la segretaria della Cgil VdA Vilma Gaillard – vediamo ogni giorno come la maternità freni la crescita lavorativa delle madri e, in tanti casi porta alle dimissioni obbligate.
Ci accorgiamo anche del gap retributivo.
Ci impegniamo a promuovere tutte le azioni che favoriscano la conciliazione tra lavoro e cura della famiglia, per una autentica promozione della genitorialità condivisa.
Cisl VdA: accanto ai lavoratori
Il segretario della Cisl Jean Dondeynaz ha ribadito la vicinanza dei sindacati ai lavoratori, invitandoli a rivolgersi alle sedi sindacali e sottolineando «la necessità di fare rete,a nche per dare risposte contrattuali e analizzare la situazione dal punto di vista numerico».
Savt: sostegno dall’amministrazione regionale
Il segretario del Savt Claudio Albertinelli ha invece auspicato «che nel bilancio regionale si trovino forme di sostegno, anche economico, per aiutare le famiglie nella conciliazione tra tempi di cura e lavoro».
Foletto ha parlato della conciliazione come tema non più rinviabile, riferendosi anche alla fuga hors frontières dei lavoratori, «non soltanto per gli stipendi migliori, ma anche per le condizioni di lavoro che garantiscono una conciliazione più favorevole e una migliore qualità della vita».
Secondo quanto riferito dalla Consigliera di parità, le lavoratrici più colpite dalla difficile conciliazione famiglia-lavoro sono quelle del settore privato, impegnate nel turismo e nei servizi.
Nella foto in alto, da sinistra, Vilma Gaillard, Jean Dondeynaz, Claudio Albertinelli e Katya Foletto.
(cinzia timpano)